UE: accordo raggiunto sul nuovo Trattato. Il commento di mons. Treanor
“Un accordo di rilevanza storica”: così Franco Frattini, vicepresidente della Commissione
europea, commenta l’accordo, raggiunto nella notte a Lisbona, sul nuovo Trattato comunitario.
Appianati anche i dissensi sulla ridistribuzione dei seggi al Parlamento Europeo:
all’Italia ne spetteranno 73, alla pari con la Gran Bretagna. Il servizio di Riccardo
Carucci:
Sul significato
di questo accordo, ecco il commento di mons. Noel Treanor, presidente della
Commissione degli episcopati della comunità europea (COMECE). L'intervista è di Charles
Collins:
R.
– Il fatto che sia stato trovato un accordo sul Trattato è certamente positivo. Dopo
i lavori svolti nell’ambito della Conferenza intergovernativa e anche dopo gli anni
di lavoro della Convenzione Europea, i capi di Stato e di governo sono arrivati finalmente
a poter trovare un accordo. Questo è importante soprattutto per la capacità dell’Unione
Europea di affrontare le sfide della buona governabilità dell’Europa, in primo luogo,
e di far fronte anche alle sfide della globalizzazione. In secondo luogo, in quanto
Chiesa, credo che questo articolo 15 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea
offra la possibilità alle Chiese di mobilitare le proprie competenze. Quindi, offre
l'opportunità di partecipare, in modo diretto, nelle consultazioni, nei dialoghi nell'ambito
dell’Unione Europea. Questa disposizione è anche importante, considerando alcune preoccupazioni
che si potrebbero avere per quanto riguarda la dimensione etica della politica in
diversi campi, in quello della ricerca, dell’impatto della politica dell’Unione Europea
sulla vita familiare e su tanti altri temi. Questo Trattato, dunque, sarà firmato
il 13 dicembre e speriamo che venga ratificato prima delle elezioni dell’anno 2009.