La Caritas di Roma e "Viva la vita" unite contro la sclerosi laterale amiotrofica
Sostenere i malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e le loro famiglie è l’obiettivo
della collaborazione avviata recentemente fra la Caritas di Roma e l’associazione
onlus "Viva la vita". L’iniziativa – spiega la Caritas diocesana, ripresa dall’agenzia
SIR – “è volta a conoscere e valutare le condizioni di sofferenza familiare dei soggetti
affetti da SLA, per poter proporre e attuare forme di sostegno sociale che riescano
a soddisfare le esigenze dei malati e delle loro famiglie”. Un intervento che si traduce
nell’assistenza domiciliare ai pazienti affetti dal morbo, che colpisce il cervello
e il midollo spinale, causando una progressiva degenerazione dei neuroni e una conseguente
paralisi dei muscoli del corpo. La malattia nasce silenziosa e conserva inalterate
le capacità intellettive; non se ne conoscono le cause, né le possibili terapie. Nota
è invece l’incidenza della patologia: nella capitale i malati in stato avanzato sono
circa 300, l’85% dei quali vive in casa, mentre la restante parte riceve cure e assistenza
presso strutture ospedaliere; a livello nazionale, si registrano invece sei-otto casi
ogni 100 mila abitanti, con una crescita annua di uno-due nuovi malati. Stime che
indicano come a Roma ogni anno vengano diagnosticati 150 nuovi casi. (C.D.L.)