In Mali, approvato un progetto di legge per abolire la pena di morte
Un progetto di legge per l’abolizione della pena di morte in Mali è stato approvato
dal Consiglio dei ministri, riunito ieri a Bamako. Lo si apprende da fonti di stampa
locali, citate dall’agenzia MISNA. I ministri “hanno fatto la scelta di non poter
togliere la vita ad un altro essere umano, seppure un criminale”, si legge nel resoconto
ufficiale della seduta del gabinetto di Stato. Il Mali è tra le nazioni che de
facto già non eseguono la sentenza capitale. “In effetti - si legge ancora nella
nota - benché nel nostro Paese si emettano condanne a morte, esse non sono applicate
da quasi tre decenni”, venendo commutate in ergastolo con provvedimento di grazia
del presidente della Repubblica. Le ultime due sentenze furono eseguite nel 1980 a
mezzo fucilazione, come vuole la normativa risalente al 1961. Il nuovo disegno di
legge prevede che la sentenza capitale venga definitivamente sostituita con l’ergastolo.
“L’abolizione della pena di morte, che trasforma in regola del diritto quello che
ora non è che una pratica - hanno detto i ministri - s’iscrive nella linea del rispetto
della vita conforme ai valori dell’umanesimo, della clemenza, della compassione e
del perdono, che sono quelli della nostra società”. La proposta dovrà ora essere sottoposta
al vaglio dell’Assemblea nazionale. (R.M.)