2007-10-19 15:18:44

Appello del patriarca Sfeir ai politici maroniti: senza un accordo, i cristiani in Libano saranno emarginati


“Influirebbe sulla presenza cristiana in Libano” il mancato accordo tra i politici maroniti sulla scelta del presidente della Repubblica. E’ l’ennesima chiamata al senso di responsabilità lanciata ieri agli esponenti cristiani dal patriarca maronita, il cardinale Nasrallah Pierre Sfeir, che da settimane sta impegnando il suo prestigio per convincere i politici, divisi tra maggioranza e opposizione, a trovare un accordo per una carica che per prassi costituzionale spetta ad un cristiano e che – ha ripetuto il porporato – “deve unire i libanesi e non dividerli”. “L’idea di una riunione tra i leader di maggioranza e opposizione è allo studio”, ha rivelato il patriarca, intervistato da Radio Voce del Libano, ripresa dall’agenzia AsiaNews. Il cardinale Sfeir ha anche sostenuto che “potrebbe essere posposta” la prevista sessione parlamentare del 23 ottobre, chiamata a tentare di eleggere il nuovo capo dello Stato. La preoccupazione del patriarca libanese sull’indebolimento della presenza cristiana come conseguenza di un mancato accordo tra le fazioni trova eco nelle dichiarazioni di un esponente della maggioranza. Il deputato Wael Abu Faour, intervistato da An Nahar, sostiene che è proprio la marginalizzazione dei cristiani l’obiettivo della proposta avanzata da Hezbollah per una elezione diretta o un sondaggio di opinione sul prossimo presidente della Repubblica. (R.M.)







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