Cordiale incontro tra il Papa e il presidente del Cile, la signora Michelle Bachelet
Benedetto XVI ha ricevuto stamani in Vaticano il presidente cileno, la signora Michelle
Bachelet. Un colloquio cordiale, durato circa quaranta minuti. Ce ne parla Sergio
Centofanti. L’incontro
tra il Papa e la Signora Michelle Bachelet si è svolto in un clima di amicizia. Il
presidente del Cile ha poi incontrato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone,
accompagnato da mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.
“I cordiali colloqui – riferisce un comunicato della
Sala Stampa vaticana - hanno permesso uno scambio di informazioni sulla situazione
socio-politica del Paese e sul suo ruolo in America Latina. Sono stati affrontati
temi di comune interesse, come la vita umana e la famiglia, l’educazione, i diritti
umani, la giustizia e la pace e altre questioni rilevanti nell’agenda internazionale.
Non si è mancato di ribadire – conclude il comunicato - il contributo positivo apportato
dalla Chiesa cattolica alla società cilena, specialmente negli ambiti sociale ed educativo”.
La
signora Michelle Bachelet, socialista, 56 anni, è la prima donna cilena a ricoprire
la più alta carica della nazione. Durante il regime di Pinochet è stata arrestata
e torturata insieme alla madre e al padre: questi è morto in seguito alle torture
nelle carceri di Santiago del Cile. La Bachelet, laureata in medicina e specializzata
in pediatria, dopo un periodo di esilio è tornata in Cile dove, col ritorno al regime
democratico, ha ricoperto le cariche ministro della Sanità e della Difesa. E’ stata
eletta presidente il 15 gennaio dell’anno scorso.
Alla
fine dell’udienza la signora Michelle Bachelet ha espresso la
sua soddisfazione per l’incontro col Papa al quale ha ribadito l’auspicio che la Chiesa
e il governo cileno possano collaborare per il bene del popolo del Cile. Ascoltiamola
al microfono di Alberto Goroni:
R.
– Para mi es un gran privilegio... Per me è un grande privilegio essere
venuta oggi in visita, in udienza dal Papa, come presidente del Cile, aver avuto la
possibilità di raccontargli quello che vogliamo fare e quello che stiamo facendo in
Cile. Ringrazio per l'opera che la Chiesa cattolica ha portato avanti nel mio Paese
nei momenti difficili, duri, ed anche nell’era della democrazia. Abbiamo conversato
molto e in profondità su temi molto importanti per la Chiesa e per il mio governo:
di come vogliamo che cresca il Paese, che sia moderno e che possa però farsi carico
dei dilemmi della modernità, delle famiglie che si sfaldano, delle famiglie con un
solo genitore, e di come questo lasci i bambini molte volte abbandonati, portandoli
poi alla droga e alla violenza. In questo lavoro spero davvero di poter lavorare insieme
alla Chiesa, alle forze sociali e sindacali e alla società civile, per rinforzare
la nostra famiglia e per costruire un Paese migliore economicamente, ma anche umano
e pieno di valori.