Congo: colera e malnutrizione minacciano i rifugiati nel Nord Kivu
Epidemie e malnutrizione minacciano i civili rifugiati nel Nord Kivu, regione orientale
della Repubblica Democratica del Congo, afflitta dalla guerra civile. Isolati da giorni
per la violenza dei combattimenti, che vedono lo scontro tra i soldati dissidenti
fedeli a Laurent Nkunda e quelli regolari delle Forze armate congolesi (FARDC), i
15 mila sfollati mancano di assistenza sanitaria e alimentare. “E’ preoccupante l’apparizione
di colera, che bisogna arginare in fretta prima di assistere a una diffusione che
potrebbe essere molto rapida. Le autorità sanitarie hanno riferito un bilancio di
tre morti e 70 malati”, dice all’agenzia Misna Louis Vigneault, dell’Ufficio di coordinamento
degli affari umanitari dell’ONU, contattato a Goma, capoluogo del Nord Kivu. Solo
negli ultimi giorni, approfittando di una tregua negli scontri, è stato possibile
raggiungere le migliaia di civili che si trovano nelle zone di Kirolirwe e Kitshanga,
a nord-ovest di Goma, e distribuire i medicinali forniti dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS). Al rischio epidemie si aggiunge il problema della malnutrizione,
una condizione favorita dall’impossibilità, dovuta alla guerra, di coltivare i terreni,
pur fertili e produttivi, spesso saccheggiati dagli stessi miliziani. (C.D.L.)