2007-10-16 11:58:05

Speranze e preoccupazioni del Sinodo dei Vescovi sulla situazione nel Continente americano


La situazione ecclesiale, sociale, economica e politica del Continente americano, tenendo conto dell’Esortazione apostolica Ecclesia in America, è stata al centro della dodicesima riunione del Consiglio Speciale per l’America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, svoltasi il 9 e 10 ottobre scorsi in Vaticano. All’incontro, presieduto dal segretario generale del Sinodo dei Vescovi, mons. Nikola Eterović, hanno partecipato tra gli altri il cardinale Jean-Claude Turcotte, arcivescovo di Montréal, il cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, il cardinale Darío Castrillón Hoyos, prefetto emerito della Congregazione per il Clero, e il cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Durante l’incontro – rileva un comunicato - sono stati sottolineati “molti segni di speranza e alcuni di preoccupazione”. “Con soddisfazione” si è registrato “uno sviluppo economico promettente in diversi Paesi, anche se bisognerebbe favorire una distribuzione più equa delle ricchezze e delle risorse naturali. In questo senso – afferma il comunicato - sta crescendo la coscienza ecologica presso le popolazioni per salvaguardare il creato e, di conseguenza, promuovere un uso ragionevole delle materie prime. Inoltre vi sono tentativi di una maggiore integrazione continentale, vista, in genere, con favore dalla Chiesa Cattolica, che cerca di recuperare l’unità di tutto il Continente”.

Dalla riunione è emersa la preoccupazione per il fenomeno migratorio in particolare “dai Paesi più poveri verso i più ricchi, con conseguenze di diverso tipo: da un impoverimento delle risorse umane dei Paesi che subiscono l’emigrazione, alla problematica sociale generata nei Paesi che ricevono gli immigrati. La Chiesa è impegnata nella promozione di programmi sociali e di assistenza religiosa agli immigrati, allo scopo di aiutare l’integrazione culturale e la pace sociale. Particolarmente delicata, poi, è la situazione degli immigrati ricondotti nei Paesi d’origine”.

“Ulteriori preoccupazioni – afferma il comunicato - provengono dalla produzione e dal traffico della droga, dalla violenza e dalla corruzione politica, dalla promozione di una serie di leggi contrarie alle norme etiche (leggi sull’aborto e l’eutanasia), dall’infiltrazione di uno spirito non conforme ai valori cristiani nel campo dell’educazione dei giovani e della comunicazione”.
Inoltre – si sottolinea – “dal punto di vista sociale, continua a svilupparsi una corrente, spesso di segno neomarxista, che provoca squilibri nei rapporti internazionali e nelle realtà interne dei Paesi e cerca di ignorare la Chiesa Cattolica e di non considerarla come partner nel dialogo sociale”.

Nel campo ecclesiale viene segnalato come “motivo di consolazione … l’aumento delle vocazioni al sacerdozio, anche se assai diversificato sia nei Paesi, sia nelle diocesi”.

Grandi speranze ha suscitato poi la V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi (13-31 maggio 2007, Aparecida) con l’importante sottolineatura “che tutta la Chiesa deve essere in stato di missione”. Per quanto riguarda la dimensione continentale della Conferenza di Aparecida, “è stata segnalata positivamente la presenza di rappresentanti dell’Episcopato degli Stati Uniti d’America e del Canada, anche se si auspica in futuro una maggiore integrazione e partecipazione dei Vescovi dell’intero Continente in piani pastorali comuni”.

Altro punto dell’ordine del giorno riguardava le aspettative della Chiesa in America circa la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, che avrà luogo dal 5 al 26 ottobre 2008. A tale proposito, i partecipanti hanno manifestato il vivo interesse suscitato nelle Chiese particolari per la scelta del tema e, nel contempo, hanno riferito come le diverse Conferenze Episcopali stanno preparando le loro risposte ai Lineamenta. “Sono stati particolarmente apprezzati i seguenti aspetti intimamente collegati col tema sinodale: la prassi della lectio divina come momento di incontro con Gesù Cristo vivo; l’unità auspicabile a livello di traduzioni, tra la proclamazione liturgica della Parola di Dio e le traduzioni ufficiali di studio e divulgazione; l’opportunità dell’uso dei mezzi di comunicazione odierni nella trasmissione e diffusione della Parola di Dio, in particolare è stato citato il programma informatico promosso dal C.E.L.AM., conosciuto come “Lectionautas”, che sta dando positivi risultati specialmente tra i giovani; la promozione di una vera animazione biblica della pastorale orientata ad offrire a tutti le ricchezze della Parola di Dio, anche attraverso traduzioni in lingue locali e sussidi adeguati alla comprensione della gente semplice”.

“Nel Continente – afferma il comunicato - non mancano nemmeno segni positivi in relazione alla ripercussione dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis. Il documento pontificio, infatti, ha dato un nuovo impulso alla celebrazione e adorazione del Mistero eucaristico” messo in stretta correlazione con “la solidarietà come dimensione missionaria dell’Eucaristia”. Ulteriori sviluppi della vita della Chiesa nel Continente saranno oggetto della prossima riunione del Consiglio Speciale per l’America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, che si terrà dal 18 al 19 novembre 2008.







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