2007-10-16 12:39:10

Mons. Fortino sull'incontro cattolico-ortodosso di Ravenna: "un bilancio positivo". Il ruolo del Papa al centro dei prossimi colloqui


Si è conclusa domenica scorsa a Ravenna la decima Assemblea plenaria della Commissione mista internazionale per il Dialogo teologico fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa, tenutasi sotto la guida di due co-presidenti, il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani, e il metropolita ortodosso, Ioannis di Pergamo. Per un bilancio di questa plenaria ascoltiamo mons. Eleuterio Fortino, sottosegretario del dicastero vaticano per l’unità dei cristiani, al microfono di Giovanni Peduto:RealAudioMP3


R. – Sicuramente è un bilancio positivo, perché è stato affrontato un tema che è essenziale nel dialogo fra cattolici e ortodossi, un tema difficile. Si sono, comunque, messe le basi per la continuazione e per l’approfondimento del tema: “Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa: comunione ecclesiale, conciliarità e autorità nella Chiesa”. Come si vede si comincia a trattare un argomento che ci porterà ad affrontare il tema del ruolo del Papa nella Chiesa di Cristo.

 
D. – E’ stato approvato un documento, quali i contenuti?

 
R. – Il contenuto è lo studio sulla conciliarità e l’autorità nella Chiesa, studiata a diversi livelli: a livello locale, dove il “protos” è il vescovo; a livello regionale, dove nella tradizione orientale la presenza delle metropolie e dei patriarcati esercitano la conciliarità e l’autorità attraverso i Sinodi e con il protos a livello regionale, che è il patriarca. Forme diverse di autorità e conciliarità a livello regionale si trovano anche nella Chiesa cattolica di tradizione latina, ma è soprattutto in Oriente che è evidente la figura del Patriarca come protos in una Chiesa, in un Patriarcato regionale.

 
D. – La Plenaria ha registrato purtroppo il ritiro dei rappresentanti del Patriarcato di Mosca, a motivo della presenza a Ravenna di delegati della Chiesa d’Estonia, dichiarata autonoma dal Patriarcato ecumenico, uno statuto non riconosciuto dal Patriarcato di Mosca...

 
R. – Questa è la ragione per cui la delegazione del Patriarcato di Mosca, dopo aver discusso con i membri ortodossi in una sessione distinta, separata, dove non partecipavano i membri cattolici, ha comunicato la decisione di doversi ritirare dalla sessione per non dar adito ad un malinteso – secondo loro – di un riconoscimento “de facto” dell’autonomia concessa dal Patriarcato ecumenico alla Chiesa di Estonia, che il Patriarcato di Mosca non condivide. Quindi, era una questione all’interno della delegazione delle Chiese ortodosse.

 
D. – Quali le possibili conseguenze sul piano ecumenico di queste divergenze tra Chiese ortodosse?

 
R. – La Sessione è continuata in modo positivo anche con l’augurio da parte dei delegati della Chiesa del Patriarcato di Mosca, ma naturalmente l’assenza dei due delegati del Patriarcato di Mosca pone un problema di relazione. Si tratta, è vero, di una questione posta all’interno delle Chiese ortodosse, in cui la Chiesa cattolica di per sé non ha nulla da dire, ma le tensioni all’interno delle Chiese ortodosse hanno un influsso nel dialogo fra cattolici e ortodossi, soprattutto in questo caso in cui si discuteva la conciliarità e l’autorità nella Chiesa.

D. – Il tema della prossima sessione plenaria sarà il ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa nel primo millennio. Quando e dove si svolgerà e quali sono i suoi auspici?

 
R. – Innanzitutto è da dire che la prossima sessione è in stretta connessione con il lavoro svolto a Ravenna. Si comincia a studiare in modo dettagliato l’evoluzione del ruolo del Vescovo di Roma nella Chiesa e come si sia espresso nel primo millennio. In seguito ci saranno altre fasi per studiare lo stesso tema nel secondo millennio, penso. Quest’anno la commissione è stata ospitata dalla Chiesa cattolica in modo generoso, in modo fraterno, in modo caloroso, dall’arcidiocesi di Ravenna. Non si è ancora deciso dove sarà ospitata la prossima sessione da parte ortodossa, ma è deciso che si terrà, come vuole il programma dei lavori della Commissione, fra due anni, nell’autunno del 2009. Nell’autunno del 2008 avrà luogo, invece, il Comitato di coordinamento che prepara immediatamente la sessione, mentre ancora prima, da oggi fino alla metà dell’anno prossimo, si incontreranno due sottocommissioni miste di studio, che affronteranno parallelamente il tema proposto, e cioè “Il ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa nel primo millennio”.







All the contents on this site are copyrighted ©.