Cristiani e musulmani risolvano insieme i problemi della regione: così i vescovi dell'Africa
occidentale
“Cristiani e musulmani lavorino insieme per il bene delle nazioni della regione”.
E’ quanto affermano in un comunicato i vescovi dell'Associazione delle Conferenze
episcopali dei Paesi anglofoni dell’Africa Occidentale (AECAWA) sottolineando che
il dialogo cristiano – islamico è “l’unico modo per ricordare insieme i periodi nei
quali le comunità vivevano in pace; ma offre anche spazi per ascoltare storie ed esperienze
piene di dolorose memorie di controversie e dissidi che condizionano il presente”.
Nel documento, diffuso al termine dell’11.ma Assemblea plenaria e incentrato sul tema
"La Chiesa e la collaborazione cristiano islamica nell'Africa Occidentale", tenutasi
a Freetown in Sierra Leone, si sottolinea come in questo Paese l'armonia tra le due
comunità sia una realtà da secoli. La collaborazione esistente tra le due religioni
– si legge infatti nel testo ripreso dall’Agenzia Fides – rimane un elemento importante
che ha accelerato “il processo di pace durante il passato turbolento della sua storia
e ha contribuito, in non piccola misura, alle pacifiche elezioni che si sono appena
svolte”. La collaborazione tra le due comunità religiose – affermano quindi i vescovi
anglofoni dell’Africa occidentale – è resa possibile dalla condivisione degli stessi
valori: il monoteismo, il valore della preghiera, dell’elemosina, del digiuno e dell’importanza
del pellegrinaggio. “Cristiani e musulmani – concludono i presuli – devono superare
i contrasti e risolvere i problemi che affliggono i popoli della regione. (A.L.)