2007-10-15 15:03:02

Rapporto Caritas-Zancan: cresce la povertà in Italia. A rischio le famiglie con più di due figli


I dati del Rapporto si riferiscono ad oltre 30.400 persone in difficoltà che si sono rivolte a 264 centri di ascolto Caritas. I due terzi degli utenti rilevati sono cittadini stranieri, in particolare della Romania e dell’Africa settentrionale. La maggior parte di questi è in possesso di permesso di soggiorno. Ma non vanno trascurati gli italiani, sempre più insicuri di arrivare alla fine del mese, in crescita anche al nord. La mancanza di titoli di istruzione è spesso denominatore comune; uno su sette degli intervistati è inoltre in condizioni di grave precarietà abitativa. I due terzi sono in situazione di disoccupazione, a testimonianza del fatto che quello del lavoro resta il problema più grave. "Avere tre figli da crescere significa – afferma inoltre il rapporto - un rischio di povertà pari al 27,8 per cento, e nel Sud questo valore sale al 42,7 per cento". "Il passaggio da 3 a 4 componenti espone 4 famiglie su 10 alla possibilità di essere povere. Appartenere a una famiglia composta da 5 o più componenti aumenta il rischio di essere poveri del 135 per cento, rispetto al valore medio dell'Italia. Ogni nuovo figlio, dunque, costituisce per la famiglia, oltre che una speranza di vita, una crescita del rischio di impoverimento. L'Italia, coscientemente o meno, incoraggia le famiglie a non fare figli". "I risultati di una tale politica - sottolinea il testo - si vedono: l'Italia occupa uno degli ultimi posti al mondo per indice di natalità". Il presidente di Caritas Italiana, mons. Francesco Montenegro, ha denunciato un indebolimento della coscienza pubblica in Italia, spiegando: “la povertà non è un destino, occorrono politiche di giustizia”. Per passare dalle parole ai fatti, Caritas italiana e Fondazione Zancan hanno lanciato oggi una proposta concreta di un piano di lotta alla povertà per non rassegnarsi. Ecco, quindi, per una strategia organica di contrasto due appelli alle istituzioni: passare da trasferimenti monetari a servizi e da gestione centrale a gestione decentrata del problema. (A cura di Paolo Ondarza) RealAudioMP3







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