2007-10-15 14:53:08

Incontro a Sydney dei delegati della pastorale giovanile di tutto il mondo per la GMG 2008


“La GMG è un’occasione da non perdere”. Così il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney, commenta l’apertura, oggi, dell’incontro internazionale dedicato alla preparazione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, in programma il 15 luglio 2008. Di fronte agli oltre cento delegati della pastorale giovanile provenienti da tutto il mondo, il cardinale ha definito l’evento un’opportunità di crescita per la Chiesa australiana e per la società nel suo insieme, da tempo fortemente secolarizzata. Un evento che si annuncia fecondo ma che “tuttavia – avverte Pell – non va considerato una cura o una panacea”. La sfida – ha detto il porporato - si può vincere passando da una Chiesa conservatrice ad una missionaria, “nella quale i giovani saranno i primi evangelizzatori”. E sui giovani la Chiesa non ha paura di scommettere, aggiunge mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici, intervenuto all’incontro. “Le GMG – sottolinea mons. Rylko - sono un motore propulsore della rivoluzione di Dio nel mondo giovanile, un’avventura spirituale dell’incontro con Cristo e con la Chiesa giovane amica dei giovani, oggi più che mai assetati di valori e alla ricerca di un senso profondo della vita”. Un’opportunità educativa che pone sfide sempre nuove all’impegno pastorale, e che interpella tutti coloro che si occupano della formazione delle nuove generazioni. Una proposta di vita e di fede che raggiunge i giovani scandita dagli orientamenti precisati da Papa Benedetto XVI: “bellezza, libertà, centralità di Dio e ragionevolezza delle fede”. Dal canto suo il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici mons. Josef Clemens ha detto che la missione non è un'opzione facoltativa ma una necessità , alla quale il cristiano non può sottrarsi perché è in gioco la salvezza degli esseri umani. I giovani sono invitati a Sidney - ha detto - non solo per l'esperienza umana e spirituale ma anche per prendere parte ad una immensa missione che potrà avere impatto sulla loro vita spirituale e sulla Chiesa di Australia e Oceania". Concludendo il suo intervento mons. Clemens si è rivolto ai delegati dei Paesi presenti, esortandoli ad "invitare i loro giovani alla preghiera, alla formazione dottrinale, con sessioni di studio sulla Parola di Dio e all'evangelizzazione e alla missione, con iniziative creative negli ambienti di vita, scuola, lavoro, tempo libero, perché la fede si rafforza donandola". (A cura di Claudia Di Lorenzi) RealAudioMP3







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