Terminati a Ravenna i lavori della Commissione mista per il dialogo fra cattolici
e ortodossi
“Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa:
Comunione ecclesiale, Conciliarità ed Autorità nella Chiesa”. Su questo tema si sono
incentrati i lavori della decima Assemblea plenaria della Commissione mista internazionale
per il Dialogo teologico fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa, terminati
oggi a Ravenna sotto la guida dei due co-presidenti, il cardinale Walter Kasper, presidente
del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani, e il metropolita ortodosso, Ioannis
di Pergamo. Lo studio dell’argomento - informa il comunicato finale della plenaria,
iniziata lo scorso 8 ottobre - era stato già iniziato nella precedente plenaria svoltasi
a Belgrado nel settembre del 2006. A Ravenna - si legge nel comunicato - lo studio
“è stato completato ed è stato approvato un documento comune. Tale documento concordato
offre una solida base per il futuro lavoro della Commissione”.
Durante l’incontro
ortodosso, il delegato del Patriarcato di Mosca ha presentato la decisione della sua
Chiesa di ritirarsi dalla riunione della Commissione a motivo della presenza in essa
di delegati della Chiesa d’Estonia, dichiarata “autonoma” dal Patriarcato ecumenico:
uno statuto - prosegue la nota ufficiale – “non riconosciuto dal Patriarcato di Mosca,
e ciò malgrado il fatto che il Patriarcato ecumenico, con l’accordo di tutti i membri
ortodossi presenti, avesse offerto un compromesso, e cioè: prendere atto del non riconoscimento
del Patriarcato di Mosca della Chiesa autonoma d’Estonia”. Il tema della prossima
sessione plenaria sarà verterà sul “ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della
Chiesa nel primo millennio”. (A cura di Alessandro De Carolis)