2007-10-13 15:56:27

Per un ex comandante americano in Iraq, la strategia USA nel Paese arabo è un "fallimento catastrofico" – Ex Birmania: manifestazioni a favore della giunta. Secondo fonti locali, i dimostranti hanno ricevuto un compenso


La strategia statunitense in Iraq è un “catastrofico fallimento”. Lo ha detto un alto responsabile del Pentagono che accusa l’amministrazione americana di aver preparato un piano di guerra “irrealisticamente ottimista”. Il nostro servizio:RealAudioMP3


E’ probabilmente l’attacco più duro alla gestione del conflitto in Iraq. A pronunciarlo è stato l’ex comandante delle forze statunitensi nel Paese arabo, Ricardo Sanchez: la situazione sul campo – ha detto il generale - è un “incubo senza fine” e la decisione di inviare truppe di rinforzo è una “mossa disperata”. L’amministrazione statunitense – ha poi aggiunto l’ex comandante – ha gestito con incompetenza il conflitto nel Paese arabo. Sull’esito della guerra, l’ufficiale non sembra poi avere dubbi: “Gli Stati Uniti continuano la lotta disperata in Iraq senza alcuno sforzo di elaborare una strategia concertata che possa consentire una vittoria”. La Casa Bianca non ha commentato le parole dell’ex comandante, che ha lasciato il proprio incarico dopo i casi di abusi avvenuti nel carcere iracheno di Abu Ghraib. Ma le critiche non provengono solo da ambienti militari: deputati democratici hanno inviato una lettera al segretario di stato americano, Condoleezza Rice, per denunciare il presunto tentativo dell’amministrazione di George Bush di coprire e minimizzare l’estendersi della corruzione in Iraq. Il timore – scrivono i deputati – è che la corruzione “possa alimentare la rivolta, mettere le truppe in pericolo e vanificare le possibilità di successo”.

- Pronto un indennizzo per i familiari delle vittime civili dell’ultimo raid aereo americano in Iraq, a nord di Baghdad, avvenuto nei giorni scorsi. Gli Stati Uniti hanno ammesso l’errore che ha provocato la morte di 9 bambini e sei donne e hanno deciso di avviare un’inchiesta. Intanto sul terreno è sempre alto il livello delle violenze. L'esplosione di un'autobomba nel centro di Baghdad ha provocato ieri la morte di 4 iracheni - tra loro un agente di polizia - ed il ferimento di altri sei.

- “Non è stato raggiunto nessun accordo” sui piani statunitensi per il dislocamento, in Polonia e in Repubblica Ceca, del sistema anti-missile americano. E’ quanto ha dichiarato ieri il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, dopo l’incontro, a Mosca, con il presidente russo, Vladimir Putin, incentrato sull’ipotesi di un ampliamento dello scudo spaziale americano. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha affermato, inoltre, che il progetto “deve essere congelato” se si vogliono ottenere, attraverso i negoziati, risultati concreti. Il servizio di Giuseppe d’Amato:RealAudioMP3


Per ora non c’è accordo, ma si spera di trovarlo. Gruppi di esperti dei due Paesi hanno sei mesi di tempo per proporre una soluzione. La Russia chiede un atto di buona volontà da parte degli Stati Uniti con il congelamento del progetto di dislocamento dello scudo spaziale in Europa. “C’è una diversa concezione di minaccia missilistica”, ha spiegato alla stampa il ministro degli Esteri Lavrov. La sua omologa Rice ha tenuto a precisare che Russia e Stati Uniti sono partner strategici che lavorano insieme e non più avversari come durante la Guerra Fredda. L’offerta di uso in comune della base azera di Gabala, in cambio della rinuncia ai due siti in Polonia e Repubblica Ceca, non è stata accettata dagli americani. Mosca è intenzionata a ridiscutere tutto il quadro degli accordi strategico-militari con Washington per aggiornarli alla realtà odierna. (Per la Radio Vaticana, Giuseppe D’Amato)

- Due giorni dopo il documento approvato dall’ONU, nel quale si deplorano le violenze contro dimostranti pacifici, la giunta militare, al potere nella ex Birmania, ha organizzato una manifestazione di sostegno al governo. Secondo alcuni funzionari locali, ai partecipanti è stata data una ricompensa in denaro. L’organizzazione "Amnesty International" denuncia poi che sono stati arrestati quattro attivisti politici impegnati nel movimento per la democrazia. Le autorità del Paese hanno reso noto, inoltre, che sono stati 10 i dimostranti rimasti uccisi durante le proteste e più di 2100 le persone arrestate. Secondo i dissidenti e diverse organizzazione umanitarie, il bilancio della repressione, compiuta da polizia e forze speciali, è più pesante.

- Il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Pechino 2008 ha apportato delle modifiche al testo, che ha subito suscitato forti polemiche, secondo cui è vietato “portare opuscoli e materiali usati per qualsiasi attività religiosa o politica” in occasione delle Olimpiadi. Nella nuova versione della lista degli articoli “vietati”, si parla più genericamente di “materiale promozionale”. Funzionari del comitato organizzatore interpellati dai giornalisti, non hanno però chiarito quale sia il significato della nuova espressione e se, secondo il governo cinese, libri sacri come la Bibbia possano essere considerati “materiale promozionale”. I funzionari hanno anche affermato che non saranno impedite le manifestazioni “personali” di fede, come portare la croce al collo. E’ stato inoltre reso noto che nel villaggio olimpico saranno allestiti spazi per “attività religiose in accordo con la legge”.

- In Cina la diga delle “Tre gole”, il più grande progetto idroelettrico del mondo, costringerà 4 milioni di persone ad abbandonare le proprie case. Lo annunciano i media della Repubblica Popolare. Era stato lo stesso direttore dei lavori a dare l'allarme, due settimane fa: il colosso di cemento favorisce fenomeni di erosione aumentando il rischio di frane. Preoccupano anche le emissioni velenose dal sottosuolo e il malcontento dei residenti, che avevano investito i propri risparmi nella costruzione delle loro nuove case. (Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI no. 286
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