2007-10-12 15:39:11

La vita è "mutua donazione": così il cardinale Lozano Barragán intervenendo stamani al Convegno "Fertilità: visione cattolica"


“Fertilità: visione cattolica”: è il tema del Convegno apertosi oggi a Roma all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI) con lo scopo di favorire un confronto multidisciplinare. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, cardinale Javier Lozano Barragán, e il professore di bioetica e di teologia morale presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, padre Gonzalo Miranda. C’era per noi Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3


Il cardinale Barragán ha definito la vita, da un punto di vista biologico, come “un movimento organico complementare" che procede per intricate relazioni in base a delle finalità. Sotto un profilo filosofico, ha spiegato il porporato, la vita è la "capacità primordiale di essere e attuare". Nell’interpretazione teologica - ha poi aggiunto - la vita è un “movimento dalla morte” attraverso una realtà storica: la morte di Cristo diventa risurrezione, la vita diventa “mutua donazione”. Il cardinale Lozano Barragán:

"Dalla scienza si arriva alla dignità massima che significa propriamente la distinzione che è la vita nella relazione di amore la mutua donazione. E allora, la dignità massima è l’amore".

L’incidenza dell’infertilità, secondo dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità, riguarda circa il 20 per cento della popolazione nei Paesi avanzati ed è destinata ad aumentare. Diventa quindi necessario accompagnare e sostenere soprattutto quelle coppie colpite da problemi di infertilità e sterilità. E’ quanto sottolinea padre Gonzalo Miranda:

"Vanno innanzitutto accompagnate umanamente, e direi anche cristianamente, perché molte volte si sentono sole. Alcune coppie credono che l’unica opportunità sia quella di andare alla fecondazione in vitro. Bisognerebbe poi aiutare queste coppie affinché si capisca qual è il problema della loro infertilità; in molti casi si fa pochissima diagnosi!".

Di fronte al ricorso alla procreazione medicalmente assistita l'istruzione Donum Vitae della Congregazione per la Dottrina della Fede parla di tre criteri fondamentali. Ce li illustra padre Gonzalo Miranda:

"Il primo criterio è che bisogna sempre rispettare la vita umana; il secondo è che bisogna fare in modo che le tecniche aiutino affinché un atto sponsale possa dare il suo frutto naturale e dunque che invece non venga prodotto il bambino come se fosse un prodotto di laboratorio; il terzo è che vengano rispettati i criteri di identità dell’individuo. Secondo questi tre criteri, possiamo dire che ci sono degli interventi tecnici che possono aiutare una coppia, che realizza il suo atto sessuale in modo normale, ad avere il figlio desiderato. Si tratta di un aiuto alla natura. Noi cattolici escludiamo per queste ragioni le tecniche che, oltre a non rispettare il criterio del rispetto della vita, si pongono anche come una sostituzione e non un complemento dell’atto sponsale".

Tra i vari dati, si è sottolineato infine che negli ultimi anni si è registrato un incremento della sterilità maschile: le cause principali sono le mutate condizioni di vita, l’inquinamento e il fumo. Tra gli imputati c’è anche lo stress.







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