La vita è "mutua donazione": così il cardinale Lozano Barragán intervenendo stamani
al Convegno "Fertilità: visione cattolica"
“Fertilità: visione cattolica”: è il tema del Convegno apertosi oggi a Roma all’Istituto
Dermopatico dell’Immacolata (IDI) con lo scopo di favorire un confronto multidisciplinare.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Pontificio Consiglio
per la Pastorale della Salute, cardinale Javier Lozano Barragán, e il professore di
bioetica e di teologia morale presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, padre
Gonzalo Miranda. C’era per noi Amedeo Lomonaco:
Il cardinale
Barragán ha definito la vita, da un punto di vista biologico, come “un movimento organico
complementare" che procede per intricate relazioni in base a delle finalità. Sotto
un profilo filosofico, ha spiegato il porporato, la vita è la "capacità primordiale
di essere e attuare". Nell’interpretazione teologica - ha poi aggiunto - la vita è
un “movimento dalla morte” attraverso una realtà storica: la morte di Cristo diventa
risurrezione, la vita diventa “mutua donazione”. Il cardinale Lozano Barragán:
"Dalla scienza si arriva alla dignità massima che significa propriamente
la distinzione che è la vita nella relazione di amore la mutua donazione. E allora,
la dignità massima è l’amore".
L’incidenza dell’infertilità, secondo dati
dell’Organizzazione mondiale della Sanità, riguarda circa il 20 per cento della popolazione
nei Paesi avanzati ed è destinata ad aumentare. Diventa quindi necessario accompagnare
e sostenere soprattutto quelle coppie colpite da problemi di infertilità e sterilità.
E’ quanto sottolinea padre Gonzalo Miranda:
"Vanno innanzitutto accompagnate
umanamente, e direi anche cristianamente, perché molte volte si sentono sole. Alcune
coppie credono che l’unica opportunità sia quella di andare alla fecondazione in vitro.
Bisognerebbe poi aiutare queste coppie affinché si capisca qual è il problema della
loro infertilità; in molti casi si fa pochissima diagnosi!".
Di fronte
al ricorso alla procreazione medicalmente assistita l'istruzione Donum Vitae della
Congregazione per la Dottrina della Fede parla di tre criteri fondamentali. Ce li
illustra padre Gonzalo Miranda:
"Il primo criterio è che bisogna
sempre rispettare la vita umana; il secondo è che bisogna fare in modo che le tecniche
aiutino affinché un atto sponsale possa dare il suo frutto naturale e dunque che invece
non venga prodotto il bambino come se fosse un prodotto di laboratorio; il terzo è
che vengano rispettati i criteri di identità dell’individuo. Secondo questi tre criteri,
possiamo dire che ci sono degli interventi tecnici che possono aiutare una coppia,
che realizza il suo atto sessuale in modo normale, ad avere il figlio desiderato.
Si tratta di un aiuto alla natura. Noi cattolici escludiamo per queste ragioni le
tecniche che, oltre a non rispettare il criterio del rispetto della vita, si pongono
anche come una sostituzione e non un complemento dell’atto sponsale".
Tra
i vari dati, si è sottolineato infine che negli ultimi anni si è registrato un incremento
della sterilità maschile: le cause principali sono le mutate condizioni di vita, l’inquinamento
e il fumo. Tra gli imputati c’è anche lo stress.