2007-10-11 13:02:45

Mons. Migliore alla nuova Commissione Peacebuilding dell'ONU: “Ricostruire le vite di individui e comunità dopo una guerra”


“Fare la differenza nella vita dei popoli e dei Paesi”: è quello che l’osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, arcivescovo Celestino Migliore, chiede alla nuova Commissione di Peacebuilding dell’ONU, nel discorso tenuto ieri alla VI sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Il servizio di Fausta Speranza. RealAudioMP3

 
Mons. Migliore saluta la formazione della Commissione che dovrà occuparsi di seguire la difficilissima fase di un post-conflitto. Per farlo – sottolinea mons. Migliore – “è necessario riconoscere i speciali bisogni” del Paese che esce da conflitti armati, ma anche saper ascoltare le aspettative, con l’obiettivo di “gettare le basi per una pace duratura”. “la migliore garanzia contro i conflitti –ribadisce l’osservatore permanente della Santa Sede – è il raggiungimento a livello di individui e di collettività di una pace duratura”. “Il successo della nuova Commissione – afferma senza giri di parole mons Migliore – “sarà misurato sul campo, si valuterà se farà o meno la differenza per le comunità e i Paesi in cui si attiva”. Ricorda che Burundi e Sierra Leone sono i primi due Paesi in cui si concentrerà l’azione della Commissione di Peacebuilding dell’ONU per poi individuare “una delle più importanti sfide: provare che non si tratta di una superflua sovrastruttura che si aggiunge ai vari agenti e attori già operanti sul campo”. Piuttosto – aggiunge mons. Migliore – ci si aspetta che “porti un valore aggiunto a tutti gli sforzi in atto per aiutare Stati e società a superare la difficile transizione dalla guerra a una pace e a uno sviluppo sostenibili”, a superare le “devastazioni dei conflitti armati”. Ancora un appello alla concretezza da parte dell’osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite: “La comunità internazionale assicuri alla Commissione il necessario mandato e risorse” adeguate. Ricordando le parole chiave che ruotano intorno alla scommessa della pace, “dialogo e riconciliazione dopo i conflitti”, mons. Migliore torna a chiedere che “il mandato della Commissione sia fare la differenza nelle vite dei popoli e dei Paesi”, sia “ricostruire le vite degli individui e dei Paesi distrutte dalla guerra”.







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