Aperto a Roma il Festival internazionale di musica e arte sacra
Inaugurato a Roma il Festival internazionale di musica e arte sacra nelle Basiliche
papali. Questa sera alle 21.00 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura i Wiener
Philarmoniker e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia eseguiranno la Messa
di Requiem di Giuseppe Verdi. Domani sera sarà protagonista nella Basilica di Santa
Maria Maggiore la musica sacra del 1600, mentre sabato sera nella Basilica di San
Giovanni in Laterano sarà eseguita la Messa in si minore di Johann Sebastian Bach.
Aveva aperto ieri pomeriggio il Festival la Missa Solemnis “Tu es Petrus” per coro,
orchestra e organo, di Wlfgang Seifen, eseguita nella Basilica di San Pietro in occasione
di una celebrazione eucaristica dedicata a Benedetto XVI e presiduta dall'arcivescovo
Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano. Mons. Comastri ripercorrendo
nell'omelia i contenuti della Missa Solemnis ha ricordato le drammatiche vicende
dei cristiani martirizzati a Roma. Ascoltiamo le sue parole in questo servizio di
Arianna Voto.
(musica)
"Tutto
questo è accaduto qui, su questo Colle vaticano. Qui Pietro è stato crocifisso come
Gesù, qui tanti nostri fratelli di fede hanno versato il sangue, consacrando le zolle
di questa terra alla perenne memoria del loro martirio... La Basilica di San Pietro
nasce per custodire questa storia e per dare voce al sangue versato da Pietro e da
un'intera generazione di discepoli del Signore. Anche il Festival di Musica Sacra
si inserisce in questo sacrosanto impegno di rendere viva la memoria di ciò che è
accaduto in questo luogo. E la nostra preghiera stasera fa parlare queste pietre;
ed esse ci ricordano che la Chiesa è nata sul Calvario, continua nel Calvario e vince
con il Calvario dei suoi martiri". L’omelia di mons. Angelo
Comastri e la liturgia musicale del compositore tedesco Wolgang Seifen ci riportano
alle origini della fede, pregando e cantando sullaTomba di Pietro e dei primi martiri.
La Messa “Tu es Petrus” segue l’ordinario in latino e adotta un linguaggio musicale
convenzionale, ma senza rinunciare del tutto alle dissonanze.
Il
messaggio finale dell’opera è racchiuso nelle parole di mons. Comastri, arciprete
della Basilica di San Pietro:
"Il Festival di musica
sacra, prendendo l’avvio nella Basilica di San Pietro, ci consegna un preciso messaggio:
stringiamoci attorno a Pietro, cioè rendiamo sempre più viva e convinta e sincera
la nostra comunione con il Papa, affinché diventiamo pietre vive del tempio vivo di
Cristo. Sì, stasera noi poniamo sull'altare una ferma decisione: Vogliamo essere una
cosa sola con Pietro, cioè con il Papa Benedetto XVI; vogliamo vivere nell'unità,
affinché oggi si compia per noi la parola di Gesu: 'Quando due o tre sono riuniti
nel mio nome, io sono in mezzo a loro' (Mt 18,20). E con Gesù sparisce ogni paura,
anche in mezzo alle bufere della storia contemporanea". (musica)