Gaza: ucciso un attivista cristiano. La condanna di Hamas
Sgomento nella piccola comunità cristiana della Striscia di Gaza per l’uccisione di
un attivista cristiano. L’uomo era stato rapito e ieri il suo corpo senza vita è stato
ritrovato nei pressi di una moschea. L’episodio ha provocato sconcerto anche tra gli
ambienti dei fondamentalisti di Hamas, che, attraverso l’ex premier Haniyeh, hanno
espresso il loro cordoglio. Il servizio è di Graziano Motta:
Preoccupazione
è stata espressa dalla Santa Sede per quanto avvenuto a Gaza. Il direttore della Sala
Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, rispondendo ai giornalisti, ha affermato
che l’assassinio di un esponente cristiano battista a Gaza è una pessima notizia,
non solo perché ogni violenza è da condannare, ma anche perché – se venissero confermati
i sospetti – l’episodio potrebbe rientrare in quel sentimentoi di intolleranza religiosa
da parte del fondamentalismo musulmano che ha già provocato vittime cristiane in Turchia
e Iraq. Speriamo – ha detto ancora padre Lombardi – che questo non sia il segno di
un ulteriore peggioramento della situazione dei cristiani in Medio Oriente e del diffondersi
delle tendenze integraliste più violente.
E sull’uccisione dell’esponente della
comunità cristiana di Gaza, Charles Collins ha raccolto il commento di padre David
Jaeger della Custodia Francescana di Terra Santa: