Si è chiusa a Fatima, con una celebrazione presieduta dal cardinale Péter Erdó, l’Assemblea
plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali europee
Si è chiusa a Fatima, in Portogallo, l’Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze
Episcopali Europee (CCEE). Sull'Assemblea, tenutasi in occasione delle celebrazioni
per il 90.mo anniversario delle apparizioni mariane, il servizio di Mimmo Muolo:
"All'Europa
servono cristiani nè timidi nè pessimisti, cristiani pieni di fede nel Signore e capaci
di mettere in pratica la Sua volontà". Così il cardinale Péter Erdó,
primate di Ungheria e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee
(CCEE), ha sintetizzato, ancora una volta, il senso dei 4 giorni di lavori che hanno
riunito a Fatima i presidenti delle 34 Conferenze episcopali del Continente per l'Assemblea
annuale dell'organismo. Il porporato ha presieduto la celebrazione conclusiva dell'assise
che ha preso in considerazione temi come: la famiglia, l'ecumenismo e i rapporti con
gli altri Continenti. Sulla spianata delle apparizioni, di cui si commemora quest'anno
il 90.mo anniversario, si sono radunate diverse migliaia di fedeli; il cardinale Péter
Erdó ha affidato alla Vergine di Fatima la Chiesa in Europa. "Lo Spirito Santo
- ha detto - ci trasformi perché diventiamo testimoni della santità di vita, custodi
della creazione di Dio, portatori di pace e riconciliazione". In fondo, è la stessa
convinzione espressa dai lavori dell'Assemblea il cui prossimo appuntamento sarà a
Budapest nel 2008 con due nazioni in più: Monaco-Montecarlo e la Moldavia, la cui
richiesta di ammissione è stata accolta proprio in questi giorni. L'Europa della fede
è dunque sempre più vasta e non vuole essere né timida né pessimista. (Da Fatima per
la Radio Vaticana, Mimmo Muolo inviato di Avvenire)