L'impresa come servizio e cooperazione dell'uomo al progetto di Dio: così il cardinale
Bertone al 60.mo convegno dell'UCID
“Percorrere, saldi nei valori, il cammino del cambiamento”: questo il tema del convegno
dell’UCID – Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti – che si è concluso nei giorni
scorsi a Torino. L’evento, promosso per il 60.mo anniversario della fondazione dell’UCID,
ha visto come momento principale l’intervento del segretario di Stato Vaticano, cardinale
Tarcisio Bertone. Il servizio di Isabella Piro: L’attività
imprenditoriale è un servizio che, pur seguendo le leggi del mercato, intende connotarsi,
innanzitutto, come risposta alla “chiamata” di Cristo, cooperando alla realizzazione
del progetto di Dio nel mondo. È partito da questo concetto il cardinale Bertone per
riflettere su cosa significhi essere imprenditori oggi. Da qui, la considerazione
che i successi della ricerca e i progressi della tecnica debbano essere considerati
il frutto di una proficua cooperazione tra Dio e l’uomo. Per questo, la Chiesa non
può tacere di fronte alle visioni massificanti e riduttive dell’essere umano: il rispetto
dei diritti inalienabili dell’uomo che lavora – ha ribadito il porporato – è un’esigenza
che non va dimenticata, in particolare riguardo ai giovani. La comunità cristiana
deve quindi assumersi tre impegni: prendere coscienza delle conseguenze dei cambiamenti
in atto nella società moderna; dare respiro all’opera educativa e formativa che da
sempre caratterizza la Chiesa italiana; e infine, dare al volontariato cattolico e
alle imprese no-profit competenze e professionalità competitive sul mercato. L’obiettivo
finale, ha aggiunto il cardinale Bertone, è quello di far crescere l’etica della responsabilità
e recuperare la moralità sociale. Il porporato si è poi soffermato sulla figura del
cardinale Giuseppe Siri, iniziatore dell’UCID: richiamandone la missione evangelizzatrice
del mondo del lavoro, il segretario di Stato ha ricordato che, per il cardinale Siri,
non ci si poteva occupare di imprenditoria senza creare una coscienza sociale solida,
nel pieno dell’illuminazione cristiana. Perché, scriveva il porporato, “l’uomo non
ha bisogno di solo pane”: gli sono preziose anche la libertà, la dignità e la possibilità
di agire e produrre su tutti i piani. Al termine del convegno, gli imprenditori hanno
consegnato al cardinale Bertone un “atto di impegno”, sintesi degli obiettivi comuni
che caratterizzano il loro contributo quotidiano alla società. “L’uomo non deve essere
al servizio dell’economia - ha detto il vicepresidente dell’UCID, Giancarlo Abete
– ma l’economia deve essere a servizio dell’uomo”. Perché, ha concluso, il ruolo dell’imprenditore
è doppio: da una parte, creare profitto, ma dall’altra essere responsabile nei confronti
della comunità che lo circonda.