Per il vescovo di Tunisi mons. Lahham, il dialogo tra cristiani e musulmani è il primo
passo verso una possibile condivisione
“Una condivisione con l’Islam? Sì, è possibile per chi crede nella grazia di Dio e
nella bontà di fondo dell’essere umano”. Ne è certo mons. Maroun Lahham, vescovo di
Tunisi, che ieri ha tenuto nel seminario di Mazara del Vallo - la città siciliana
con il più alto numero di tunisini stabilmente residenti - la relazione centrale di
un incontro sul tema “Cristiani e musulmani. Quale possibile condivisione?”. Secondo
mons. Lahham - scrive l’Agenzia Sir - “il primo passo verso una possibile condivisione
con l’Islam - che ritengo possibile - è il dialogo. Ma già prima della condivisione
e del dialogo, c’è l’incontro, lo scoprire la presenza dell’altro: il dialogo autentico
è frutto dell’incontro che si fa parola. Ci sono incontri che non sbocciano sulla
parola, perché non sentono il bisogno di essere verbalizzati o esplicitati. È il caso
di molti dialoghi fra cristiani e musulmani nel mondo arabo: una specie di modus vivendi
ereditato da lunghi secoli che fa vivere insieme senza un dialogo esplicito e profondo”.
Per il vescovo di Tunisi, “la principale sfida comune è accettare l’altro così come
è, senza violenza né disprezzo e senza dover nascondere la differenza. Questo permette
di scoprire che le diverse appartenenze religiose e culturali possono essere complementari,
anziché contraddittorie”. “Rinunciando alla tentazione del proselitismo, la condivisione
non può essere altro che un dialogo di pura testimonianza” ha sottolineato il vescovo
di Tunisi il quale tra gli altri terreni di condivisione ha indicato “la preghiera,
la fede vissuta nella vita concreta e l’impegno per la giustizia”. (R.P.)