Nuovo rinvio in Nigeria ai tre processi intentati contro la Casa farmaceutica Pfizer
per avere sperimentato incautamente un nuovo farmaco su 200 bambini malati di meningite
Sono stati ancora tutti rinviati ieri, in Nigeria, i tre procedimenti penali e civili
contro la Casa farmaceutica Pfizer, accusata di aver sperimentato incautamente su
200 bambini colpiti da meningite, un nuovo medicinale, il “Trovan”, che avrebbe causato
la morte di una ventina di piccoli pazienti, oltre a malformazioni, cecità, patologie
cerebrali e paralisi. I fatti sono avvenuti 11 anni fa nello Stato di Kano, nel nord
della Nigeria. I due processi civili, intentati dalle autorità di Kano e dal Governo
federale nigeriano - per un risarcimento totale di quasi 10 miliardi di dollari –
sono stati rinviati al 22 ottobre ed al 5 dicembre. Rinviato invece al 6 novembre
il processo penale intentato dallo Stato di Kano contro la multinazionale americana
Pfizer, la sua sussidiaria locale e dieci loro dipendenti. L’Alta Corte di Kano, tuttavia,
ha ordinato alla Polizia di consegnare un mandato di comparizione all’amministratore
delegato della Pfizer all’epoca dei fatti e agli altri nove imputati del processo
perché si presentino alla prossima udienza. Se ciò non avverrà sarà chiesto “aiuto
all’Interpol perché li arresti e li porti di fronte alla giustizia”, ha detto il commissario
alla Giustizia e procuratore Aliyu Umar. Lo stesso Umar guiderà un incontro tra una
delegazione dello Stato di Kano e i vertici della Pfizer previsto il 17 novembre negli
Stati Uniti, che farà seguito all’incontro tra le parti, avvenuto il 28 settembre
scorso a Londra, per tentare di arrivare ad un accordo extragiudiziale. La Pfizer
respinge tutte le accuse e ribadisce che la sperimentazione si svolse con il consenso
delle competenti autorità nigeriane, attribuendo i decessi e le altre patologie alla
meningite e non al farmaco utilizzato. (R.G.)