Rapporto Istat: salgono a 3 milioni gli stranieri in Italia
Sono cresciuti di oltre 268 mila unità gli stranieri residenti oggi in Italia, che
arrivano così a 3 milioni. Fra le popolazioni in crescita, quella romena, raddoppiata
nel giro di 3 anni, ma anche quella ucraina e quella cinese, cresciuta da 87 mila
a 145 mila unità. Dati in salita, quindi, come sottolinea Domenico Gabrielli, ricercatore
dell’Istat che ha curato il rapporto. L’incremento, secondo Gabrielli, infatti, è
stato sicuramente inferiore a quello dei due anni della regolarizzazione 2003-2004,
anche se comunque ancora notevole, e questo è dovuto a motivi di famiglia, ossia ai
ricongiungimenti di coloro che si sono regolarizzati. Al secondo posto fra i motivi
principali di trasferimento c’è il lavoro, in particolare per il 78 per cento degli
uomini. Seguono i permessi di studio, che interessano soprattutto albanesi e nordamericani
ed i permessi di adozione, in particolare per bambini russi. Da sottolineare, inoltre,
l’aumento dei nati di cittadinanza straniera. La differenza tra nascite e decessi
risulta, infatti, in attivo, per oltre 54 mila unità: un dato che rivela indirettamente
una maggiore integrazione culturale. A livello nazionale – secondo Gabrielli – una
persona su dieci circa è straniera. La popolazione straniera è in gran parte giovane
e quindi ha un’alta natalità. Sicuramente il numero dei minorenni, che sono circa
660 mila è indizio di un gran numero di famiglie che vivono stabilmente nel nostro
Paese. Tra i luoghi di residenza degli stranieri il nord risulta prescelto con più
del 63 per cento delle preferenze, concentrate soprattutto in Lombardia. (A cura
di Isabella Piro)