2007-10-03 15:01:52

Gara di solidarietà per salvare la piccola Lisa, bimba ucraina nata senza bocca. Con noi, il presidente della Caritas-Spes Ucraina, mons. Shyrokoradyuk


Donare una nuova speranza ai tanti bambini che soffrono in Ucraina: è questo l’impegno forte che contraddistingue l’attività della Caritas ucraina. Oggi vi raccontiamo una storia simbolo di questo impegno: la vicenda della piccola Lisa, una bimba nata con una gravissima deformazione facciale. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3


Cosa c’è di più bello del sorriso di un bimbo, cosa di più tenero di un abbraccio della mamma al suo bambino? Queste due gioie sono state negate a Lisa, un piccola bimba ucraina nata senza bocca e che la madre è stata costretta, per mancanza di mezzi, ad affidare ad un ospedale. La notizia, riferita da un quotidiano russo, viene ripresa dall’ANSA il 17 agosto scorso. Un destino senza speranza quello della bimba di pochi mesi, scrive l’agenzia. Ma non è così. Sollecitata dalla nostra emittente, la Caritas Ucraina prende a cuore la vicenda. A Kiev la piccola Lisa non può essere operata. Ma si mette in moto la grande macchina silenziosa della solidarietà. Attraverso l’interessamento della signora Elena Maria Corradini, segretaria presso l’Ospedale San Camillo di Trento, il dottor Ugo Baciliero del Centro per la cura delle malformazioni cranio-maxillo facciali di Vicenza dà la sua disponibilità ad operarla gratuitamente. La Croce Rossa di Trento, dal canto suo, garantirà, gratuitamente, il trasporto della bambina a Vicenza, in programma per domenica prossima. Anche la mamma di Lisa sarà a Vicenza per assistere la sua piccola. Ecco ai nostri microfoni le parole commosse del presidente della Caritas-Spes Ucraina, mons. Stanislav Shyrokoradyuk:

 
“Cerchiamo di aiutare Lisa, questa bambina di 3 mesi, nata senza bocca, ma l’operazione è molto cara. Grazie a Dio i chirurghi italiani ci aiuteranno e speriamo che andrà tutto bene. Abbiamo preparato tutti i documenti, i visti, le formalità. Ma sono soprattutto grato per il cuore aperto degli italiani, che sono stati pronti ad aiutarci. L’attività della nostra Caritas per i bambini è possibile proprio grazie all’aiuto dell’Italia”.

 
Una luce nuova sembra, dunque, riaccendersi per Lisa. E la sua storia può diventare un segno di speranza anche per molti altri piccoli sfortunati:

 
“Io penso che aiutare Lisa non significa risolvere tutti i problemi, ma è un inizio per aiutare anche altri. E’ soprattutto importante la collaborazione con i dottori italiani. A volte, i nostri medici fanno degli esperimenti non avendo le stesse possibilità che ci sono in Italia. Vogliamo quindi una cooperazione con i medici italiani. Voglio dire grazie per questi cuori aperti”.
 
Chiunque voglia conoscere l’attività della Caritas Ucraina può consultare il sito Internet: www.caritas-spes.org.ua, in lingua italiana ed inglese. Un'attività, quella della Caritas, sostenuta soprattutto dal generoso aiuto che arriva dall’estero:

 
Dopo Chernobyl, dopo questa catastrofe, ci sono tanti bambini malati. In questa zona, le radiazioni sono cresciute sempre di più, quindi i problemi si fanno sempre più gravi per loro. La Caritas ha organizzato dei centri per bambini. Finora ne sono stati aperti sei, dove arrivano circa 3 mila bambini all’anno, per riposare e anche bambini orfani, altro grande problema. In Ucraina ci sono, infatti, più di 200 mila bambini orfani”.







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