2007-10-03 15:47:37

Ecuador: alle elezioni per la Costituente in testa il movimento del presidente Correa


Saranno resi noti entro il 20 ottobre, in Ecuador, i risultati ufficiali delle votazioni di domenica scorsa. I cittadini sono stati chiamati alle urne per eleggere i 130 membri dell’Assemblea Costituente che dovranno ridisegnare l’architettura costituzionale. Secondo indiscrezioni su sondaggi ed exit-poll, il movimento del presidente Rafael Correa avrebbe ottenuto la maggioranza assoluta. Il servizio di Luis Badilla:RealAudioMP3


La Costituente si insedierà il 31 ottobre e avrà 180 giorni - con la possibilità di una proroga di altri 60 - per dare al Paese una nuova Carta Costituzionale che dovrà essere poi sottoposta a referendum popolare. Il presidente Rafael Correa ha anticipato che chiederà alla Costituente di decidere sulla sua permanenza alla presidenza del Paese; lunedì scorso, Correa ha anche dichiarato di voler sciogliere il Congresso, dove tra l’altro, il suo movimento non ha nessun rappresentante. “Se il referendum approva la nuova Costituzione – ha detto Correa – convocherò nuove elezioni per tutte le cariche, inclusa la mia, per ripartire con una legittimità democratica concorde con le nuove regole”.

 
All’opinione pubblica ecuadoriana e alla stampa non è passata inosservata la somiglianza molto stretta tra il percorso che sta disegnando Correa e quello, anni fa, del presidente venezuelano Hugo Chávez. E proprio su questa affinità i giornalisti, durante la conferenza stampa di lunedì, hanno rivolto al presidente diverse domande. “Qui non ci sono somiglianze con la Bolivia e con il Venezuela – ha precisato Correa – poiché stiamo parlando della Costituzione del popolo ecuadoriano abbiamo accolto il verdetto delle urne con molta umiltà. E’ la vittoria di tutto il popolo ed è anche una vittoria inedita che riguarda l’intera America Latina”. Il presidente ha aggiunto che “sono scomparsi i vecchi partiti che per anni hanno ostacolato la crescita del Paese”.

 
L’unico partito che pare abbia resistito è la “Società patriottica” dell’ex presidente destituito nel 2005, Lucio Gutiérrez, capeggiato dal fratello Gilmar Gutiérrez. Questo movimento potrebbe avere ottenuto tra i 20–25 seggi. Il varo di una nuova Costituzione era uno dei punti fondamentali del programma di Correa. Il referendum che ha approvato la convocazione dell’Assemblea Costituente si è svolto ad aprile ed ha fatto registrare un numero elevato di astenuti tra i votanti all’estero, inclusi i 100 mila immigrati in Italia. La campagna elettorale è stata la più costosa nella storia dell’Ecuador. Il governo di Rafael Correa ha messo a disposizione 30 milioni di dollari perché i cittadini potessero scegliere tra 3.224 candidati i 130 membri dell’Assemblea Costituente. Le liste erano 497 e la campagna elettorale ha polarizzato ancora di più il Paese. Tra gli sconfitti, il più penalizzato è stato l’ex presidente Alvaro Noboa.







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