FULDA, 1 ott 07 - Un appello a discutere su modelli e obiettivi ecumenici: questo
il contenuto dell'intervento del card. Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale
tedesca, all’apertura della plenaria autunnale dei vescovi riunitisi nei giorni scorsi
a Fulda. "Occorre far rivivere questa discussione, iniziata presto, ma interrotta",
ha sottolineato. Il porporato ha fatto riferimento al recente Documento della Congregazione
per la Dottrina della Fede su alcuni aspetti circa la Dottrina sulla Chiesa che ha
suscitato aspre critiche da parte dei protestanti e si è detto "convinto che sia necessario
proseguire il cammino intrapreso del dialogo ecumenico", pur ammettendo che "le domande
sono più difficili, l'impazienza cresce". Circa il carattere autenticamente ecclesiastico
di altre comunità cristiane, affrontato nel documento, Lehmann ha spiegato, alla luce
del Concilio Vaticano II , che "la Chiesa cattolica non può rinunciare alla propria
pretesa di sostanziale identità con la Chiesa di Gesù Cristo". Tuttavia, ha aggiunto,
"non propugna un modello di identità esclusivo e assoluto ma scorge nelle altre comunità
di fede cristiane un'autentica partecipazione all'essere Chiesa. Ciò consente un vero
completamento e un dialogo sincero". Riferendosi alle le polemiche che hanno accompagnato
la pubblicazione del documento vaticano, Lehmann ha osservato che "occorre una riflessione
approfondita su come pubblicare un testo su questi temi senza incorrere in equivoci
e panne considerevoli davanti ad un pubblico mondiale". La plenaria dei vescovi
tedeschi si è conclusa il 28 settembre. Tra gli impegni scaturiti dalla riunione quello
di una lotta più ferma contro la piaga degli abusi sessuali in seno alla Chiesa. I
presuli hanno convenuto che chi si rende responsabile di simili atti non può “in nessun
caso” svolgere attività pastorali con minori. (Apic; Sir – ZENGARINI)