2007-09-29 08:09:15

Myanmar. Atteso l'inviato Onu, mentre si annunciano nuove manifestazioni


Continua durissima la repressione in Myanmar contro la protesta dei monaci e dell’opposizione democratica al regime, ormai da 12 giorni nelle strade delle principali città. Nonostante i moltissimi morti e feriti, secondo quanto dichiarato da diversi testimoni, all'interno dell'esercito si starebbero creando le prime fratture. Cadono tuttavia nel vuoto gli appelli della comunità internazionale affinché il regime birmano cessi la repressione. E per oggi sono annunciate nuove manifestazioni: RealAudioMP3

Di fronte ai drammatici avvenimenti birmani la Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche, in un messaggio indirizzato all’arcivescovo di Mandalay, mons. Paul Zinghtung Grawng, manifesta la ''più profonda preoccupazione'' ed esprime - come riferisce l'agenzia Sir - ''grande vicinanza e comprensione'' per la situazione dei cattolici in Birmania, invitati a pregare per la pace.

Intanto, la Caritas Intenationalis si sta preparando ad accogliere eventuali flussi di rifugiati provenienti dal Myanmar nella vicina Thailandia. Massimiliano Menichetti ha raggiunto telefonicamente in una città al confine tra i due Paesi un rappresentante del Network Caritas che per ragioni di sicurezza ha chiesto l’anonimato: RealAudioMP3

Si moltiplicano intanto nel mondo le manifestazioni in sostegno dell’opposizione birmana e le richieste della società civile per un intervento della comunità internazionale. Stefano Leszczynski ha chiesto a Cecilia Brighi, sindacalista della Cisl ed esperta dell’area, come valuti l’attuale situazione: RealAudioMP3








All the contents on this site are copyrighted ©.