India: 70 morti per nuove piogge nel nordest. L’aiuto dei cattolici alle
popolazioni dell’Orissa
Sono 70 i morti delle nuove piogge nel nordest dell’India. Da una settimana la pioggia
intensa sta cadendo sugli Stati del West Bengala, Orissa, Assam e Bihar. Calcutta
è sotto la pioggia, tanto che le autorità hanno deciso, nei giorni scorsi, la chiusura
delle scuole e degli uffici. La situazione, comunque, sta lentamente migliorando.
La maggior parte dei morti si conta nello Stato dell'Orissa, dove il Catholic Relief
Service (CRS) sta fornendo aiuti alla popolazione: ricoveri temporanei, medicinali
e cibo, ma anche assistenza sanitaria e conforto spirituale. Secondo i dati del governo,
sono oltre 800 mila le persone che quest'anno hanno perso casa e lavoro a causa dei
monsoni. “Centinaia di case sono andate distrutte - spiega Caroline Brennan, incaricata
del CRS per l’Asia meridionale - e migliaia di persone sono venute a cercare aiuto
da noi e dai nostri partner”. Tra questi, spicca Caritas indiana, che ha fornito assistenza
immediata a 2.400 famiglie. Molto attive anche le parrocchie locali e la Società per
i servizi sociali di Balasore, che è riuscita a coprire le necessità di 500 nuclei
familiari. Secondo Brennan, i principali problemi da affrontare con urgenza sono “il
rifornimento di acqua pulita, fondamentale per prevenire le epidemie, e il cibo, che
deve essere igienizzato e preparato con molta attenzione”. Molto spesso – aggiunge
– “questi drammi colpiscono gli strati sociali più emarginati, che non hanno le risorse
economiche per ricominciare”. Proprio per questo, “già da diversi anni il CRS ha preparato
dei piani di intervento speciale, per intervenire con forza in queste emergenze. Con
diverse tipologie di intervento – conclude Brennan – cerchiamo di aiutare le comunità
a recuperare i loro mezzi di sussistenza e non legarli così al nostro aiuto. Dopo
queste tragedie, devono ricominciare a camminare da soli”. (R.M.)