IX Settimana Sociale del Perù, a 40 anni dalla Populorum Progressio e a 20 dalla
Sollicitudo Rei Socialis
“A 40 anni dalla Populorum Progressio e a 20 anni dalla Sollicitudo Rei Socialis”:
è il titolo della IX Settimana Sociale del Perù, in corso fino a domenica a Callao.
L'evento, organizzato dall'Area della promozione umana della Conferenza episcopale
peruviana, è stato inaugurato da mons. Miguel Irizar Campos, vescovo di Callao e presidente
di Caritas Perù, che ha parlato dell’importanza di entrambi i documenti, che “concretizzano
gli insegnamenti del Concilio Vaticano II riferiti allo sviluppo solidale dei popoli”.
Il presule - riferisce l'agenzia Fides - ha segnalato che “il vero sviluppo è possibile
solo se è uno sviluppo centrato nell'essere umano, nei suoi diritti e responsabilità”.
Oggi, il Magistero sociale continua a orientarci verso un mondo più umano – ha aggiunto
mons. Irizar Campos – “dobbiamo recuperare la memoria di quel Magistero, non solo
per documentarci, bensì per sostenere la sequela di Cristo, che ci invita a dare la
vita per i poveri e gli esclusi”. Il padre gesuita Peter Henriot, direttore del Centro
teologico pastorale di Lusaka, in Zambia, ha tenuto una relazione su “Populorum Progressio
e Sollicitudo Rei Socialis, sfide per un mondo globalizzato”, segnalando tre sfide
da affrontare per favorire lo sviluppo sociale. La prima è quella di tradurre le idee
dell'insegnamento sociale della Chiesa in pratiche sociali, cioè lo sviluppo sociale
deve dare i fondamenti per elaborare piani di sviluppo a livello nazionale e internazionale.
In secondo luogo, la sfida pastorale, poiché “non esiste una vera evangelizzazione
senza un insegnamento sociale”. Infine, la sfida più importante è tenere in profonda
considerazione il nesso spirituale tra l'amore e l’impegno per la giustizia sociale,
che è essenziale per lo sviluppo umano. (L.B.)