2007-09-24 13:38:55

Liberati con un blitz i due militari italiani rapiti in Afghanistan


Sono almeno cinque i rapitori uccisi all’alba nel blitz delle Forze
Isaf che ha portato alla liberazione dei due militari italiani
sequestrati sabato sera in Afghanistan. I due militari sono rimasti
feriti, uno di loro in modo grave, e sono ora ricoverati in una
struttura ospedaliera. I due sono stati liberati nella provincia di
Farah, la stessa in cui si erano perse le loro tracce. Servizio di
Giampiero Guadagni RealAudioMP3


Il sequestro dei militari italiani è dunque finito. Secondo quanto ha
riferito il ministro della Difesa Parisi, il blitz che ha portato
alla liberazione dei due militari e all’uccisione dei sequestratori è
stato condotto da una forza multinazionale composta da uomini delle
forze speciali italiane con l’apporto di truppe speciali britanniche.
Dalle prime notizie trapelate da ambienti del ministero della Difesa
sarebbero stati i rapitori, subito dopo l’inizio del blitz, a sparare
ai due italiani, che erano tenuti in catene. Secondo quanto
riferiscono le agenzie di stampa locali, i soldati italiani sarebbero
stati rapiti sabato da una tribù locale che aveva poi intenzione di
consegnarli ad un commando talebano, che li avrebbe potuti utilizzare
come merce di scambio.
Da New York, dove partecipa all’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, il premier Romano Prodi ha ribadito che la presenza italiana
in Afghanistan non è in discussione. Una risposta, questa, al
segretario dei Comunisti italiani Diliberto che aveva rilanciato la
richiesta di un ritiro immediato delle truppe italiane. Una posizione
rimasta comunque isolata, dal momento che anche il resto della
sinistra radicale aveva lanciato un appello alla cautela, per portare
prima a termine il processo di liberazione dei due militari rapiti.
In Afghanistan sono attualmente impegnati 2 mila 300 militari
italiani. Due i contingenti principali: nella capitale Kabul e ad
Herat, al confine con l’Iran, zona in cui è avvenuto il sequestro.


Il sequestro dei due militari italiani è uno dei segnali di come stiano cambiando i rapporti di forza in Afghanistan, con il governo di Kabul sempre più debole e i talebani che stanno riacquistando notevole forza d’urto. Giancarlo La Vella ne ha parlato con Alberto Negri, inviato speciale del Sole 24 Ore: RealAudioMP3








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