2007-09-21 12:32:37

Il cardinale Martino: no ai catastrofismi dell'ambientalismo ideologico, no alla pena di morte, sì all'uso pacifico del nucleare


La Chiesa promuove la salvaguardia della natura, ma afferma la centralità dell’uomo nel creato. E’ quanto ha sottolineato il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, durante la presentazione ieri a Roma di un libro intitolato “Risorsa Ambiente. Un viaggio nella cultura del fare”, curato dall’ex ministro dell’Ambiente Altero Matteoli e dal giornalista Folco Quilici. Il porporato, nel suo intervento, ha respinto quattro correnti di pensiero: il biologismo che riduce tutte le funzioni umane a puri meccanismi biologici, le teorie malthusiane che vedono nella sovrappolazione la causa principale del degrado ecologico, il naturalismo panteistico che sconfina nella New Age scambiando il benessere psicologico con quello spirituale e infine l'ambientalismo ideologico che predica il catastrofismo. Su quest'ultimo tema, relativo in particolare agli attuali mutamenti climatici, ascoltiamo lo stesso cardinal Martino al microfono di Luca Collodi:RealAudioMP3


R. – Da quanto abbiamo ascoltato durante la presentazione del libro, ci viene davvero l’invito a non scoraggiarci, perché i cambiamenti climatici sono avvenuti ciclicamente attraverso i secoli, attraverso le epoche e quindi non saremo noi a fermarli o a provocarli più di tanto. Ma naturalmente, quello che occorre fare è vigilare, stare attenti e usare l’ambiente ragionevolmente.

 
D. – La Chiesa è favorevole all’utilizzo dell’energia nucleare per fini civili?

 
R. – La Santa Sede è membro dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica, che è un’agenzia diretta all’uso pacifico dell’energia atomica. E fu proprio nel 1957, quando gli americani vollero istituire questa agenzia, che chiesero al cardinale Spellman, allora arcivescovo di New York, di parlare con Pio XII perché la Santa Sede fosse un membro fondatore di questa agenzia, proprio per dimostrare al mondo che quell’agenzia era un’agenzia pacifica per l’uso pacifico di questa energia. Quindi, la Chiesa non è contro l’uso oculato, pacifico di questa energia che è una risorsa dell’umanità.

 
D. – Cardinale Martino, un’ultima domanda: la moratoria per la pena di morte alle Nazioni Unite. Qualcuno accusa la Chiesa di essere un po’ tiepida sull'argomento...

 
R. – Ma che tiepida e tiepida! Quanto io ero rappresentante della Santa Sede alle Nazioni Unite, sono stato uno dei primi e dei principali fautori della moratoria, che poi non passò perché non c’erano i numeri. Io mi auguro che se adesso sarà proposta la moratoria, che si facciano bene i conti, cioè che ci siano i numeri dei delegati che devono votare a favore, altrimenti si rischia un altro insuccesso. E quindi, sono stato tra i primi a difendere questa posizione perché non si punisce un reato con un altro reato. Uccidere una persona è un reato. Solo Dio può toglierci il dono della vita.







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