Romania: al Parlamento europeo il caso del grattacielo che minaccia la cattedrale
di Bucarest
Il 27 settembre potrebbe essere una data importante per salvare la cattedrale di San
Giuseppe a Bucarest, in Romania, in pericolo a causa della “costruzione illegale”
di un grattacielo di 20 piani e 4 livelli interrati. Il 27 settembre, infatti, il
Parlamento europeo si pronuncerà sulla dichiarazione scritta “Sulla necessità di adottare
misure di tutela della cattedrale”, per la quale sono state già raccolte 371 firme
tra i parlamentari europei. Nella dichiarazione – riferisce l’agenzia Sir – si “condanna
fermamente la costruzione illegale di detto grattacielo” e ci si impegna a trasmettere
il documento alla Commissione, al Consiglio Europeo, al governo romeno e alle istituzioni
responsabili della tutela del patrimonio culturale europeo. Nel frattempo, il 10 luglio
scorso, la giustizia romena ha fermato i lavori del cantiere fino al termine della
causa legale. “Siamo fiduciosi che la verità e il diritto vinceranno – afferma don
Francio Ungureanu, dell’arcivescovado di Bucarest - ci stiamo difendendo da una grande
ingiustizia, perché il grattacielo è stato costruito violando la legge. In troppi
hanno fatto finta di non vedere”. L’edificio, costruito in tempi record, è stato edificato
fino all’ultimo piano, ma la cementificazione è arrivata a metà. “I nostri ingegneri
ci hanno assicurato che si potrebbe smontare e ricostruire da un’altra parte - spiega
don Ungureanu - Nel frattempo, continueremo la raccolta firme e altre iniziative di
sensibilizzazione”. (R.M.)