FATIMA, 18set07 - Le Pontificie Opere Missionarie del Portogallo e la Commissione
episcopale per le missioni hanno animato a Fatima, nello scorso fine settimana, due
Giornate Missionarie. Diverse le conclusione a cui sono approdati i partecipanti.
Innanzituttto è emersa la constatazione che il mondo di oggi "caratterizzato - come
si sottolinea nel documento finale -da una grande varietà di manifestazioni religiose
e dal relativismo dei valori, esige una nuova forma di fare la missione". Questa "nuova
forma" esige "l'impegno concreto di tutti nella animazione missionaria e vocazionale
della Chiesa locale", sia essa la diocesi o la parrocchia. Imprescindibile in questo
impegno missionario rimane la collaborazione tra i laici e gli Istituti di vita consacrata.
Mons. Carlos Azevedo, Ausiliare di Lisbona, ha voluto rimarcare come l'odierna missione
"ad gentes" si situa in un contesto dove "la fede non è più una eredità culturale
ricevuta dalla famiglia o dalla società, bensì una risposta personale ad un appello.
La novità sconcertante del nostro universo - ha aggiunto - esige un annuncio nuovo
del Vangelo". Nel corso del dibattito è stato illustrato a Fatima il progetto del
prossimo Congresso missionario nazionale portoghese che, nelle giornate dal 3 al 7
di settembre dell'anno prossimo, sarà ospitto proprio nella città mariana. (Fides
- MANCINI)