Messaggio del Papa al Simposio intercristiano di Tinos, a 1600 anni dalla morte di
San Giovanni Crisostomo
Posticipati di un giorno a causa delle elezioni politiche, sono iniziati questa mattina
a Tinos, capoluogo dell’omonima isola greca, i lavori del X Simposio intercristiano
organizzato dall’Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università
“Antonianum” di Roma, in collaborazione con la fFcoltà teologica dell’Università “Aristotele”
di Tessalonica. Il tema di questo anno, “San Giovanni Crisostomo, ponte tra Oriente
ed Occidente”, è stato imposto dalla ricorrenza del 16.mo centenario della morte del
Santo, venerato tanto dalla Chiesa orientale che da quella occidentale per la sua
illuminata predicazione della Parola di Dio e il contributo dato alla formazione della
liturgia. Benedetto XVI, nel messaggio che ha inviato al cardinale Walter Kasper,
presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha
definito il Simposio una provvida iniziativa che si inserisce autorevolmente tra quelle
che contribuiscono "a sostenere e corroborare la comunione vera, pur se imperfetta,
esistente tra cattolici ed ortodossi, sì che si possa giungere a quella pienezza,
che ci permetterà di concelebrare, un giorno, l’unica Eucaristia. Ed è proprio a quel
giorno - rileva il Papa - che guardiamo tutti con speranza". Identica fiducia hanno
espresso sia il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, che mons. Dorotèos, metropolita
di Syros, Samos e Andros, nonché l’arcivescovo di Atene Christodoulos, e mons. Nikólaos
Printesis, vescovo di Naxos e Tinos. Il preside dell’Istituto di spiritualità, padre
Paolo Martinelli, ha sottolineato che i simposi intercristiani non hanno la pretesa
di raggiungere intese su aspetti dottrinali ma sono un tentativo per favorire la reciproca
conoscenza tra tradizione orientale ed occidentale. Che di questo tentativo si siano
fatti promotori i due atenei, uno cattolico e l’altro ortodosso, sempre secondo Benedetto
XVI, è oltremodo significativo perché oltre a contribuire a tenere alta l’attenzione
verso l’auspicata comunione fra tutti i cristiani, realizza quanto aveva previsto
il Vaticano II là dove dice che "dalla formazione dei sacerdoti dipende sommamente
la formazione spirituale dei fedeli e dei religiosi". I lavori del Simposio, che continueranno
fino a mercoledì 19, si tengono accanto al più famoso santuario mariano della Grecia:
il santuario dell’Annunciazione a Tinos, ritenuto una piccola Lourdes del mondo ortodosso.
(Da Tinos, per la Radio Vaticana, padre Egidio Picucci)