Mai più esecuzioni capitali in Gabon. Anche in Cina l’ordine di eseguire meno condanne
a morte
Abolita la pena di morte in Gabon. Ad annunciarlo è stato questa mattina il Consiglio
dei ministri del Paese africano, in cui da oltre vent’anni non venivano eseguite condanne
capitali. La riflessione del governo sul problema era stata innescata da un’espressa
richiesta del presidente della Repubblica, Omar Bongo Ondimba. Il Gabon sarà, come
chiesto dai governi spagnolo e francese e dall’Unione europea, “co-autore del progetto
di risoluzione sull’abolizione della pena di morte”, che verrà presentato dall’Ue
a settembre, nel corso della 61.esima assemblea generale delle Nazioni Unite. E proprio
oggi la Corte Suprema cinese ha comunicato, attraverso il suo sito internet, le nuove
istruzioni in materia di esecuzioni capitali inviate alle corti provinciali. L’organo
ha ordinato ai giudici che la pena capitale sia “data solo ad un numero estremamente
ristretto di colpevoli di reati gravi” e quando possibile “con una dilazione di due
anni”. Quando in passato è stata applicata questa dilazione, spesso la pena è stata
commutata in ergastolo per buona condotta. Non verranno condannati a morte i colpevoli
di crimini passionali che rifonderanno la famiglia della vittima e nemmeno i responsabili
di guadagni illeciti che collaboreranno con le autorità per il recupero del denaro.
(V.F.)