2007-09-14 14:02:55

Gli auguri del cardinale Grocholewski agli studenti che hanno iniziato la scuola: cercate il bene e la verità


“Abbiate maggiore senso critico, sappiate discernere ciò che è bene e ciò che è male, imparate a vivere saggiamente attraverso il contatto con Cristo”: è quanto raccomanda il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, a tutti i ragazzi che in questi giorni cominciano il nuovo anno scolastico. Al microfono di Tiziana Campisi ascoltiamo le parole con le quali il porporato si rivolge ai giovani:RealAudioMP3


R. - Vorrei augurare a tutti i giovani che tornano a scuola che sappiano non soltanto arricchire il loro sapere, la capacità di adoperare diversi mezzi tecnici, ma anche di crescere nella vera saggezza, di avere sempre maggiore senso critico, di saper discernere ciò che è bene da ciò che è male, di accrescere il loro senso di responsabilità di fronte alle loro azioni e di saper sfruttare ciò che imparano a scuola per il bene. Vivere saggiamente costa anche sacrifici, rinunce, dominio delle proprie voglie, dei propri istinti, ma soltanto vivere saggiamente rende persone mature e artefici del vero bene, del vero progresso. Nella formazione della saggezza aiuta enormemente il nostro contatto con il Signore, con Cristo, perciò è importante l’insegnamento della religione. E’ importante la crescita della vostra fede, non dimenticate mai la vostra preghiera: il vostro amico più grande è Cristo, cercate di vivere in contatto con Lui, è Lui che vi ama veramente e vi aiuterà a diventare persone mature, che sanno contribuire al vero bene e a quello degli altri.

 
D. - Quali valori deve recuperare oggi la scuola?

 
R. - Si deve soprattutto cercare di amare la verità e cercare la verità. Oggi, molto spesso, osserviamo questo relativismo a proposito della ricerca della verità sulla nostra vita e il nostro destino, così possono prendere il sopravvento diverse demagogie, tendenze a dominare gli altri. Invece, crescere nella verità, amare la verità, significa diventare sempre più liberi. Penso che dobbiamo, già nelle scuole primarie, cercare di innestare nei cuori dei bambini, dei ragazzi, questo amore verso la verità. Per noi cristiani la verità non può mai essere separata da quello che ci ha insegnato Gesù: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.

 
D. – Gli educatori svolgono un ruolo importante, in che modo devono porsi nei confronti degli studenti?

 
R. - Un buon educatore è colui che ama i propri allievi. E’ molto importante che gli insegnanti confermino con la propria vita, con il proprio esempio, con il proprio amore, quello che insegnano.

 
D. - Tanti giovani, in questi mesi, hanno vissuto varie esperienze, settimane di spiritualità, ritiri. Ultimo grande evento l’incontro di Loreto con Benedetto XVI. Belle esperienze: adesso come portarle a scuola e come farne tesoro?

 
R. - Di estrema importanza è che questa esperienza non sia un evento passato, ma che diventi un evento da vivere nella quotidianità. E’ importante che gli educatori ritornino a parlare con i ragazzi di questa esperienza che hanno vissuto con il Papa o in altre occasioni. Questo deve far maturare la loro personalità anche nel tempo successivo, anche in modo più intenso rispetto al quel determinato momento storico che hanno vissuto.







All the contents on this site are copyrighted ©.