2007-09-13 15:31:22

In Burundi, 4 mila persone in fuga dai saccheggi dei ribelli accolte dalla comunità parrocchiale locale di Bubanza


Sono 4 mila gli abitanti della provincia di Bubanza, nel nord-ovest del Burundi, fuggiti dalle loro case in seguito agli attacchi delle milizie ribelli delle Forze Nazionali di Liberazione (FNL). La parrocchia locale li ha accolti ed ogni giorno dopo il lavoro nei campi, gli sfollati tornano a rifugiarsi nei suoi locali. L’agenzia Fides riferisce che, secondo il governatore della provincia, Pascal Nyabenda, i guerriglieri hanno saccheggiato le abitazioni dopo essere usciti dai loro nascondigli nei pressi della foresta. Il governatore accusa anche gli insorti di non aver rispettato un accordo che prevedeva il loro raggruppamento in tre campi di raccolta. Il portavoce del movimento ribelle non ha negato che membri delle forze ribelli abbiano commesso saccheggi, ma ha accusato la comunità internazionale di non aver rispettato l’impegno di “fornire cibo, vestiario e medicine” al gruppo. Le FNL hanno firmato con il governo un'intesa per la tregua nel settembre 2006, ma non si sono ancora chiusi i negoziati per il disarmo e la smobilitazione dei guerriglieri. Il 3 settembre, intanto, anche i 5 mila abitanti di un quartiere della capitale, Bujumbura, erano stati costretti alla fuga durante i combattimenti tra due fazioni rivali delle FNL. Durante gli scontri, scoppiati per la designazione di un leader del gruppo, 21 persone sono rimaste uccise. Circa due terzi dei quasi otto milioni di abitanti del Burundi sono cattolici e la Chiesa è attiva sul territorio con programmi di sostegno. Nel corso della guerra civile, durata dal 1993 al 2003, hanno perso la vita l’allora arcivescovo di Gitega, Joachim Ruhuna ed il nunzio apostolico in Burundi, l’arcivescovo Michael Courtney. (V.F.)







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