2007-09-13 19:39:21

HONDURAS Prossima riunione della RIIAL


TEGUCIGALPA, 13set07 - Sfruttare le possibilita' offerte dalle nuove tecnologie informatiche come il Web 2.0 o la piattaforma YouTube, ma ''sempre nella chiave del progetto evangelico'', come chiarisce mons. Claudio Maria Celli, neo presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali. Di questo ed di altro si discuterà a Tegucigalpa, capitale dell'Honduras, nella decima riunione continentale della RIIAL, la Rete informatica della Chiesa in America
Latina. La riunione è in programma dal 17 al 21 settembre. Tre in particolare i propri obiettivi, vale a dire, tracciare nuove forme di presenza e di servizi della Riial in America Latina alla luce
della 'Missione Continentale' avviata dalla conferenza di Aparecida; approfittare al massimo del nuovo panorama tecnologico e culturale multimediale caratterizzato dal ''Web 2.0''; offrire, infine, ai vescovi nuovi criteri e pratiche volti a rendere più efficace la presenza evangelizzatrice della Chiesa nella cultura digitale. Mons. Celli ha grande fiducia nel ruolo svolto dalle tecnologie all'interno delle strategie comunicative della Chiesa cattolica. ''Il nostro problema come uomini di Chiesa - afferma - è quello di cercare di dare significato e una tensione comunitaria a una realtà mediatica che esiste. Ecco perché - aggiunge mons. Celli - intendiamo utilizzare gli strumenti tecnologici per creare una comunione nelle diocesi e fra le diocesi''. Il progetto della rete RIIAL - è utile ricordarlo - nasce nel 1993, quando Internet non era ancora una realtà, mettendo in comunicazione allora appena tre diocesi allo scopo di ''studiare nuove tecnologie della comunicazione e applicarle per la pastorale e la evangelizzazione ma con una speciale vocazione di servizio verso i poveri nel tentativo di servire specialmente le comunità lontane''. Nel 1995 con l'esplosione di Internet e con la collaborazione del Celam, Il Consiglio episcopale dell'America Latina e del Caribe, sono sempre più le diocesi connesse tra loro, finché oggi la RIIAL si estende come un grande sistema nervoso su tutto il continente sudamericano. Non solo rete informatica ma anche centro di ricerca, la RIIAL oggi fornisce, come spiega ancora mons. Celli ''servizi comuni utilizzati per il bene comune''. Vale a dire un centro di creazione di software per tutta la Chiesa, una vasta banca dati del magistero pontificio, webserver gratuiti per gli organismi ecclesiali e anche un osservatorio su Internet ''per la gente - aggiunge mons. Celli - che seppure povera non vuole rimanere emarginata dalla cultura digitale''. Nel suo sviluppo la RIIAL ha potuto contare sempre sui contributi e sull'eperienza della Radio Vaticana.

(Ansa - MANCINI)







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