2007-09-13 15:31:05

Felice convivenza tra gli islamici e i cristiani nell’isola indonesiana di Flores. La testimonianza di una suora


Una convivenza pacifica frutto di un’armonia islamo-cristiana. E’ quanto testimonia, all’agenzia Fides, suor Daniela Martinello, missionaria delle Suore del Santo Volto in Indonesia che da 13 anni vive e lavora nell’isola di Flores, un luogo che i locali chiamano Pulau Bunga cioè “isola dei fiori”. La religiosa della congregazione, che opera nell’arcidiocesi di Ende e nei villaggi di Maumere e Kupang, a Timor, parla di un “pieno rispetto, assoluta reciprocità, convergenza verso lo scopo del bene comune per la società” tra membri della comunità cristiana e quella islamica. Un’esperienza insolita visto che Flores è l’unico luogo dell’Indonesia - paese a larga maggioranza musulmana, con circa 200 milioni di fedeli - dove la religione cristiana è maggioritaria rispetto all’islam per eredità della colonizzazione portoghese: su una popolazione di circa un milione e mezzo di persone, i cattolici sono il 60% e i musulmani il 40%. “Noi, suore italiane e indonesiane - sostiene suor Daniela - viviamo con semplicità il Vangelo con le persone tra le quali operiamo. Ci occupiamo dei poveri che vengono nelle nostre case e dei bisognosi che andiamo a cercare a domicilio: i malati, i carcerati, tutti coloro che si rivolgono a noi - prosegue la religiosa - siano essi cattolici, musulmani, indù, protestanti, con i quali conviviamo serenamente, alimentando il dialogo e l’ecumenismo”. Suor Daniela parla anche della diversità di religione all’interno delle stesse famiglie, una realtà abbastanza frequente e normale e cita l’esempio di due gemelli: uno cattolico, l’altro musulmano. L’armonia tra la gente si respira anche in occasione delle feste cattoliche e islamiche, la popolazione fa attenzione alle facce nuove che giungono sull’isola perché è forte il timore per la presenza di estremisti radicali. “C’è piena reciprocità – sottolinea suor Daniela - si cerca di evitare che le piccole tensioni diventino grandi, anche perché c’è un situazione di povertà che può esser terreno fertile per il radicalismo”. Non mancano esempi di fruttuosa convivenza nelle scuole: la religiosa sostiene che negli istituti islamici non sono rigidamente coraniche e sono frequentate anche da alunni cattolici; viceversa bambini musulmani frequentano scuole cristiane. “In entrambe, in accordo con le autorità civili locali – continua la suora- è permessa l’ora di religione specifica e noi siamo potute andare a fare pastorale vocazionale agli alunni cattolici in una scuola islamica”. Flores è dunque un esempio di un islam aperto e tollerante “perché - sostiene la religiosa - è profondamente influenzato dalla mistica sufi”. “Tra le due comunità c’è pieno rispetto e accordo - ribadisce suor Daniela - vi sono ottime relazioni perché entrambe hanno a cuore il bene comune”. L’armonia sull’isola è di buon auspicio per le altre aree di tensione nell’arcipelago indonesiano ma anche per una pacifica convivenza islamo-cristiana nel mondo. (B. C.)







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