2007-09-13 15:26:56

Concerto di solidarietà per l'Etiopia al Teatro Olimpico di Roma


Sostenere la salute della popolazione della regione del Tigray in Etiopia attraverso la musica e la scienza. E' l’iniziativa “Concerto per l’Europa”, promossa dalla Struttura Complessa di Medicina preventiva delle migrazioni e di dermatologia dell’ Istituto San Gallicano di Roma, che si svolgerà questa sera al Teatro Olimpico. I proventi della serata, infatti verranno devoluti al Centro sociosanitario di Makallè, che combatte le malattie infettive e dermatologiche presenti nella regione. Il servizio di Marina Tomarro:RealAudioMP3
 
Aiutare le popolazioni dell’Etiopia a combattere le malattie infettive dermatologiche attraverso l’ampliamento del Centro sociosanitario di Makallè. E’ l’obiettivo del concerto per l’Etiopia promosso dall’Istituto San Gallicano di Roma. Ascoltiamo Aldo Morrone, primario dell’Ospedale:

 
"In Etiopia non abbiamo realizzato soltanto un ospedale aperto a un servizio gratuito per tutta la popolazione più povera di questo Paese: abbiamo cercato di creare formazione e ricerca scientifica, di investire sul futuro di questo Paese investendo soprattutto sulla conoscenza, sull’aggiornamento dei medici, degli infermieri locali e dei Community health workers che sono delle figure di contadini che vengono formati appositamente per dare un contributo a migliorare la qualità della salute soprattutto nei villaggi dove non ci sarà mai purtroppo né un medico né un infermiere".

 
L’Etiopia ha una popolazione di oltre 70 milioni di abitanti la cui presenza di medici specializzati è davvero molto rara. Ma quanto può aiutare allora questa iniziativa di fronte a un disagio così grande. Ascoltiamo ancora il professor Morrone:

 
"Nella regione dove siamo noi, c’è un medico ogni 100 mila abitanti: vuol dire che la situazione è drammatica. Eppure, questi esempi creano dei rapporti personali con la popolazione, noi cogliamo negli occhi di queste persone, nei volti di queste persone, la possibilità di una speranza di una vita dignitosa, di una vita in salute. Credo che qualunque progetto come questo vada sostenuto perché anche se salviamo una sola vita umana abbiamo salvato veramente l’anima e la speranza dell’umanità come diceva don Luigi Di Liegro".







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