Verso la conclusione il Simposio promosso in Groenlandia da Bartolomeo I per la salvaguardia
del Creato
Sono arrivati a Narsaq, tappa conclusiva del loro viaggio in Groenlandia, gli oltre
150 partecipanti al simposio "Artico: specchio di vita". Ieri sera la sessione finale
del convegno scientifico, mentre oggi si tiene un ultimo momento di raccoglimento
e preghiera. In serata la partenza per Londra. Ce ne parla la nostra inviata in Groenlandia,
Giada Aquilino:
Dalla
colorata esuberanza della foresta pluviale amazzonica al maestoso silenzio dell'Artico,
l'impegno in favore della salvaguardia del Creato non conosce confini. Questo il concetto
ribadito dai partecipanti al convegno di Religione Scienza e Ambiente, che l'anno
scorso si occuparono della foresta brasiliana e che quest'anno hanno fatto tappa in
Groenlandia. Nell'Anno Polare Internazionale dedicato dagli esperti allo studio delle
estremità del Pianeta, il simposio sulla regione Artica si è concluso nel segno di
una rinnovata collaborazione tra Religione e Scienza, che vada oltre le polemiche
di incompatibilità e discrepanze, e prenda coscienza della responsabilità di tutti
verso l'ambiente, patrimonio comune del genere umano. Tra gli ultimi argomenti affrontati
nelle sessioni di lavoro, quello delle installazioni militari al Polo Nord, come la
base statunitense di Thule, nella parte settentrionale della Groenlandia, nei pressi
della quale nel 1968 si schiantò un velivolo Usa con a bordo 4 bombe all'idrogeno.
Proprio l'inquinamento radioattivo è una delle minacce dell'Artico, alla quale si
affiancano gli effetti dei cambiamenti climatici, che dallo scioglimento dei ghiacci
allo slittamento della calotta polare, stanno mutando la fisionomia dell'Artico. Accanto
alle osservazioni degli studiosi, si rafforza l'impegno interreligioso per il Creato.
In queste ore nei pressi di Narsaq il simposio sta ufficialmente per chiudersi: nella
località di Qassiarsuk è in corso infatti un nuovo momento di preghiera alla Tjodhilde's
(TÌOL HILD) Church, una chiesa di epoca vichinga, restaurata a fine anni '90, dove
il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I sta celebrando una liturgia
in rito bizantino. (Da Narsaq, Giada Aquilino, Radio Vaticana)