Elogi e critiche al Senato USA da una portavoce dei vescovi cattolici in tema di aborto
Plauso da Deirdre McQuade, portavoce dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, al Senato
americano per il voto contro l’aborto coatto nei Paesi in via di sviluppo. L’assemblea
ha scelto, infatti, di mantenere il divieto di stanziare fondi a “qualsiasi organizzazione
o programma che supporti o partecipi alla gestione di un programma di aborto coercitivo”
o sterilizzazione forzata. Ma ad un voto per la vita se ne affianca un altro, criticato
da McQuade. Il Senato ha infatti dato il via libera ai fondi statunitensi alle organizzazioni
che eseguono o promuovono gli aborti come metodo di pianificazione familiare. Ad essere
revocata è la “politica di Città del Messico”, rinominata “legge del bagaglio globale”
dai suoi detrattori. Prima del voto, il cardinale Justin Rigali, arcivescovo di Filadelfia
e presidente del comitato dei vescovi statunitensi per le Attività pro-vita, aveva
invitato tutti i senatori a mantenere entrambe le leggi federali. Citando i documenti
delle conferenze dell’ONU del Cairo e di Pechino, il porporato ha ribadito che “l’obiettivo
principale dei programmi di pianificazione familiare dovrebbe essere quello di ridurre
gli aborti”. “L’aborto – ha dichiarato – non pianifica una famiglia. Uccide un suo
membro”. (V.F.)