Problemi di salute per l’ex premier giapponese, Shinzo Abe, dimessosi ieri dalla guida
del governo nipponico. Abe è stato ricoverato in ospedale, ma rimane sconosciuto il
motivo. Intanto, sul fronte politico, il partito liberaldemocratico sta già pensando
al suo successore. Sentiamo Chiaretta Zucconi:
A Francesco
Sisci, corrispondente de La Stampa per l’Asia, Salvatore Sabatino ha chiesto un bilancio
politico di quest’ultimo anno in Giappone:00:01:38:74
R. – E’ stato
un anno, in realtà, abbastanza confuso, dove Abe non è riuscito a continuare quello
che era stato il processo di innovazione dell’economia giapponese iniziato da Koizumi.
Ci sono stati molti scandali che hanno scosso e tormentato il governo. Adesso, però,
forse, si affaccia un periodo veramente nuovo, perchè per la prima volta nella storia
giapponese, dopo la Seconda Guerra Mondiale, c’è un partito moderato che sfida l’egemonia
al potere del partito di governo attuale, il Partito Liberaldemocratico. Il nuovo
partito, che è quello Democratico, è fatto da transfughi dell’LDP, il partito Liberaldemocratico,
ed ex socialisti. Prima, però, ci sarà da vedere cosa farà quello che è il premier
designato, sempre dell’LDP, Sato, l’ex ministro degli Esteri.
D. – Quello di
Shinzo Abe è stato un mandato non facile, soprattutto per gli scandali che hanno coinvolto
soprattutto il suo partito, partito che, tra l’altro, ha lasciato. Quali conseguenze
avrà questa mossa sulla vita politica giapponese?
R. – Sato dovrà cercare di
risollevare le sorti dell’LDP, rilanciare il governo del Paese e soprattutto rilanciare
l’economia, visto che negli ultimi mesi le sorti dell’economia giapponese non sono
brillantissime e sembra, in qualche modo, ritornare l’ombra della stagnazione, che
aveva colpito il Giappone negli anni ’90.
- Il primo ministro russo Mikhail
Fradkov ha presentato le dimissioni e il leader del CremlinoVladimir Putin le ha accettate
chiedendogli tuttavia di continuare a compiere le sue funzioni finchè la Duma approverà
la candidatura del nuovo capo del governo. E l’annuncio arriva dopo che la stampa
dava per certa la prossima nomina a premier di Sergei Ivanov, attuale vice primo ministro
e candidato più favorito per le presidenziali di marzo 2008. La stampa nei giorni
scorsi ha sottolineato tra l’altro l’importanza simbolica di un’uscita pubblica in
cui Ivanov sedeva a fianco del presidente Putin. Ivanov ha in comune con Putin un
passato nel KGB. Putin è impossibilitato a candidarsi di nuovo dalla Costituzione.