2007-09-11 15:22:53

“Connettere l’Africa” è l’iniziativa lanciata dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni per sostenere lo sviluppo tecnologico del continente africano


L’appuntamento per scoprire i dettagli dell’iniziativa “Connettere l’Africa” è fissato nella capitale rwandese, Kigali, il 29 ed il 30 ottobre prossimi ma i contenuti sono già noti. Una sorta di “piano Marshall” per le telecomunicazioni in Africa così l’ha definito il Segretario Generale dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT), il maliano Hamadoun Touré, che ha paragonato lo sforzo da compiere nel continente africano al programma ideato dopo la Seconda Guerra Mondiale dall’Amministrazione statunitense per sostenere l’economia europea. Stando a quanto riportato dall’Agenzia Fides, Tourè ha inoltre sottolineato come sia notevole in Africa il ritardo tecnologico; solo nel 2005, il 4% della popolazione aveva accesso a Internet, contro una media del 9% dei Paesi in via di sviluppo. Per quel che riguarda la banda larga ne usufruiva solo l’1% mentre il 70% delle connessioni Internet africane passava attraverso reti collocate in altri continenti, un modo che ha fatto lievitare nel tempo i costi per le imprese. Non sono mancati però gli investimenti nel settore, si è passati, infatti, dai 3, 5 miliardi di dollari agli 8 miliardi in maggioranza allocati nella telefonia mobile, il cui numero di abbonati è aumentato di 5 volte nel corso degli anni. “Connettere l’Africa” mira a creare anche una partnership tra pubblico e privato per rafforzare gli investimenti nelle infrastrutture delle telecomunicazioni in Africa. Si guarda al coinvolgimento dell’Unione Europea, della Cina, dei Paesi del G8, quelli arabi, all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD), e alle principali compagnie del settore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione. (B.C.)







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