Nelle Filippine, a Jolo, nasce il “Centro Silsilah” per promuovere la pace ed il dialogo
interreligioso
Un luogo per favorire il dialogo tra islamici e cristiani, la pace e la solidarietà.
Con queste intenzioni è nato il “Centro Silsilah” nell’isola di Jolo, nelle Filippine,
zona di numerosi scontri ed anche roccaforte dei guerriglieri del terrorista Abu Sayyaf.
Secondo quanto riporta l’agenzia Fides, la nuova struttura nasce dall’esperienza del
Movimento Silsilah - termine che nella mistica sufi significa “catena”- che è sorto
nel 1984 nella città di Zamboanga, sull’isola di Mindanao, grazie alla volontà di
un missionario del Pime: padre Sebastiano D’Ambra. Il movimento, da subito condiviso
da alcuni fedeli musulmani che ne hanno sposato la “spiritualità del dialogo”, ha
sviluppato negli anni lo stile della “vita in dialogo”, creando, nei pressi di Zamboanga,
il “villaggio dell’armonia”, dove cristiani e musulmani, vivendo vita comune, offrono
un esempio concreto di solidarietà, rispetto e fratellanza reciproca. All’inaugurazione
del nuovo Centro, che ha lo scopo di promuovere iniziative culturali e spirituali
all’insegna del confronto, hanno partecipato il vescovo locale, monsignor Angelito
Lampon, vicario Apostolico di Jolo, l’ustadz di Jolo, Julasini Abirin, le autorità
civili oltre a un folto gruppo di fedeli cristiani e musulmani. (B.C)