Il cardinale McCarrick al Simposio in Groenlandia: tutte le religioni impegnate a
salvare la bellezza del Creato
Sono in rotta verso Narsaq, ultima tappa del loro viaggio in Groenlandia, gli oltre
150 partecipanti al simposio "Artico: specchio di vita". Il Patriarca Ecumenico di
Costantinopoli Bartolomeo I ha salutato le autorità dell'isola a Nuuk, dove si trova
anche l'unica chiesa cattolica di tutta la Groenlandia. Ce ne parla la nostra inviata,
Giada Aquilino: Una
piccola comunità, stretta attorno a padre Paolo Marx, un missionario americano degli
Oblati di Maria Immacolata che da Copenaghen - dove risiede - si sposta periodicamente
a Nuuk, per assistere un centinaio di fedeli cattolici, provenienti anche dalle altre
parti della Groenlandia. Stiamo parlando della parrocchia Cristo Re di Nuuk, la principale
città dell'isola abitata da circa 13 mila abitanti, su una popolazione totale groenlandese
di 56mila persone. Nella chiesetta del centro cittadino, ieri il cardinale Theodore
McCarrick, inviato del Papa al simposio di Religione Scienza e Ambiente e unico porporato
ad essere venuto in visita nella terra dei ghiacci, ha celebrato una Santa Messa in
forma privata. Un tributo in più alla regione Artica, che in questi giorni ha accolto
calorosamente il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, e gli altri
esponenti religiosi che, assieme a studiosi, politici e giornalisti, lo accompagnano.
Proprio l'emergenza sullo scioglimento dei ghiacci, rilanciata nelle ultime ore anche
da un nuovo allarme degli scienziati anticipato dalla stampa statunitense, è stata
ricordata dal Patriarca Bartolomeo, nel suo incontro con le autorità a Nuuk. Un innalzamento
delle acque - ha ricordato - si ripercuoterebbe in altre parti del mondo, con conseguenze
disastrose "per piccole isole tropicali e grandi città, come New York o Shangai, che
potrebbero essere inondate". E ancora una preghiera per la salvaguardia del Creato
caratterizzerà la giornata di domani, quando il Patriarca Bartolomeo I presiederà
nei pressi di Narsaq una liturgia bizantina nella Tjodhilde's Church, di epoca vichinga.
(Dalla Groenlandia, Giada Aquilino, Radio Vaticana)
Ma
su questo impegno di tutte le religioni per la salvaguardia dell’ambiente ascoltiamo,
al microfono di Giada Aquilino, l'inviato del Papa in Groenlandia, il cardinale
Theodore McCarrick:
R.
– Tutti noi che rappresentiamo tutte le religioni del mondo – o meglio quasi tutte,
perché siamo qui presenti rappresentanti di molte religioni del mondo – possiamo vedere
in questo luogo un luogo santo, perché questa è opera di Dio, il Signore ci ha dato
questo mondo, questa bellezza, che ha una straordinaria importanza per la salute
del mondo intero. Stando qui noi possiamo dire grazie a Dio per questo mondo, grazie
per questo luogo, grazie per l’opportunità di vivere e di abitare questi luoghi, perché
questa è casa Sua. Ma sappiamo anche che è necessario fare qualcosa per far continuare
la grandezza del mondo, la bellezza del mondo, la santità del mondo. Noi siamo qui
per dire che siamo una famiglia e che dobbiamo tutelare la casa della famiglia.
D.
– Quindi l’ambiente può essere veicolo del dialogo ecumenico ed interreligioso?
R.
– Credo di sì e questo perché le religioni del mondo hanno la stessa preoccupazione.
Noi possiamo vedere questa bellezza, ma possiamo anche vedere, purtroppo, che tutto
questo si sta distruggendo. Credo che noi dobbiamo partecipare ed unirci per riuscire
a fare in questo momento qualcosa di buono per il futuro del mondo e per le generazioni
future.