Padre Robert Prevost confermato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino
Questa mattina i religiosi agostiniani hanno rieletto padre Robert Prevost priore
generale. Padre Prevost sarà alla guida dell’Ordine di Sant’Agostino per il sessennio
2007-2013. Gli agostiniani sono riuniti a Roma da lunedì scorso, all’Istituto Patristico
Augustinianum, per celebrare il 182.mo capitolo generale della storia dell’Ordine.
Ai lavori partecipano 109 frati che nei prossimi giorni elaboreranno progetti volti
alla cura della vita interiore, alla testimonianza della fraternità, ad un coinvolgimento
maggiore dei laici, ad una opzione preferenziale per i poveri ed ancora ad un apostolato
nei luoghi di cultura e ad un impegno più forte nello studio. Attraverso il capitolo
generale, i religiosi agostiniani si propongono di interpretare la storia e i segni
della presenza dello Spirito. “La Chiesa è un mosaico composto da tante tessere –
ha detto nel suo discorso di benvenuto ai padri capitolari padre Robert Prevost –
l’Ordine è una parte di questo mosaico, le province e le comunità dell’Ordine sono
le tessere di questo mosaico unico. Tutti noi, provenienti da tante parti, circoscrizioni,
esperienze diverse, siamo tessere del mosaico dell’Ordine. Il Capitolo Generale è
l’evento principale della vita dell’Ordine, e il suo scopo è quello di ricercare il
bene comune. La nostra presenza in 50 nazioni – ha concluso il religioso – è un grande
potenziale per promuovere il dialogo e l’unità”. I religiosi agostiniani si preparano
a vivere in autunno la Beatificazione di 98 confratelli uccisi durante la guerra civile
spagnola nel 1936. Un evento che per i religiosi riuniti in capitolo può offrire motivi
di speranza e di conversione. Questa mattina, dopo l’accettazione del nuovo mandato,
padre Robert Prevost ha rinnovato la sua professione di fede e di fedeltà alla Chiesa
e all’Ordine sui Vangeli, mentre i padri capitolari hanno manifestato al priore generale
la loro volontà di obbedienza e di collaborazione a nome di tutte le province dell’Ordine
e di tutti i religiosi e laici agostiniani. (T.C.)