2007-09-08 15:53:06

In Sri Lanka, la diocesi di Mannar aiuta 800 persone costrette a lasciare le proprie abitazioni in seguito ad operazioni militari contro i ribelli tamil


In Sri Lanka, più di 800 persone sono state evacuate in seguito agli ultimi attacchi dell’esercito contro i ribelli tamil nel nord-ovest del Paese. Un ruolo fondamentale nel sostegno a questi sfollati lo ha svolto la Chiesa cattolica, esercitando forti pressioni al governo per velocizzarne il trasferimento. “L’esodo è ancora in corso, – ha detto padre Victor Sosai, vicario generale della diocesi di Mannar all’agenzia AsiaNews – le ONG hanno già preparato pranzi al sacco per accoglierli”. Gli sfollati saranno sistemati in scuole, ostelli e case che hanno già accolto altre 3900 persone. Una settimana fa, infatti, circa 4 mila persone erano state sfollate dalla capitale Colombo per poter avviare azioni militari per la conquista di una base navale del Fronte di Liberazione delle Tigri del Tamil (LTTE). Incontri di emergenza per gestire la crisi si svolgono regolarmente tra autorità politiche, militari, ONG e il vescovo di Mannar, mons. Rayappu Jospeh. Intanto, la popolazione manifesta un gran desiderio di tornare a casa. Lì hanno lasciato tutto quello che possiedono: barche, reti da pesca, documenti d’identità e vestiti. Tuttavia, l’esercito non ha ancora dato il via libera per il ritorno a casa. (B.B.)







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