2007-09-05 14:45:07

Madre Teresa di Calcutta, la tutela dell'ambiente, l'attenzione ai poveri, la necessità della preghiera: i temi affrontati dal Papa all’udienza generale


Pregare tutti insieme per la tutela del nostro ambiente: è l’invito lanciato stamane da Benedetto XVI durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, affollata da circa 16 mila pellegrini di tutto il mondo, tra questi anche 1500 Missionari e Missionarie della Carità, con amici e collaboratori, nel decimo anniversario oggi della morte di Madre Teresa di Calcutta, accompagnati dal postulatore della causa di canonizzazione della Suora, mons. Brian Kolodiejchuk. Tra le personalità presenti a rendere omaggio al Santo Padre anche il ministro degli Affari Esteri del Sud Africa, Nkosazana Clarice Dlamini Zuma. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3
 

 “La vigilanza sulle risorse idriche e l’attenzione ai cambiamenti climatici sono questioni di grave importanza per l’intera famiglia umana”: ha detto il Papa, rivolgendo in inglese un saluto particolare ai partecipanti al Simposio internazionale, sul tema “L’Artico, specchio della vita”, che sarà inaugurato domani sulla costa occidentale della Groenlandia dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I:
 “Encouragged by the growing recognition of the need to preserve the environment…"
 "Incoraggiato dal crescente riconoscimento della necessità di preservare l’ambiente”, Benedetto XVI ha invitato i leader religiosi, gli scienziati, i giornalisti e tutte le parti interessate al Simposio ad unirsi con lui “nel pregare e lavorare per un maggiore rispetto verso le meraviglie della creazione di Dio”.
 
Il pensiero del Papa è andato poi a Madre Teresa di Calcutta, “autentica discepola di Cristo”, la cui vita e testimonianza sono un invito per i Missionari e Missionarie della Carità e per tutta la Chiesa “a servire sempre fedelmente Dio nei più poveri e bisognosi”:
"Continuate a seguire il suo esempio e siate dappertutto strumento della divina misericordia”.
Preghiera e attenzione per poveri i tratti distintivi dell’insegnamento di San Gregorio vescovo di Nissa, al centro della catechesi odierna, che ha concluso il ciclo dedicato da Benedetto XVI ai Padri Cappadoci del IV secolo.

 “Il fine dell’uomo, dice il santo vescovo, è quello di rendersi simile a Dio”, “in un movimento perpetuo di adesione al bene”, come un corridore proteso in avanti, ha spiegato il Papa, in un cammino di ascesa spirituale, dove “Cristo è il modello e il maestro”. Cristo presente anche nei poveri - sottolinea San Gregorio – cui ha prestato “la sua stessa Persona”, perché “si muovano a compassione coloro che sono duri di cuore”. Poveri che mai “vanno oltraggiati”:
 “Con molta chiarezza Gregorio ricorda che tutti dipendiamo da Dio, e perciò esclama: ‘Non pensate che tutto sia vostro! Ci deve essere anche una parte per i poveri, gli amici di Dio'". Nei saluti finali Benedetto XVI ha fatto riferimento al suo prossimo pellegrinaggio in Austria, dal 7 al 9 settembre, sotto il motto “Guardare a Dio”, per festeggiare gli 850 anni del Santuario di Mariazell.
 Non ha poi dimenticato il Santo Padre di fare auguri agli studenti per l’inizio del nuovo anno scolastico, raccomandando l’ora di religione.







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