Benedetto XVI scrive all'Ordine carmelitano in occasione del Capitolo Generale
Bisogna proteggersi dalle insidie del mondo e amare il Signore Dio con tutto il cuore
e il prossimo come noi stessi. Così scrive Benedetto XVI nel messaggio rivolto al
priore generale dell’Ordine dei fratelli della Beata Vergine Maria del Monte del Carmelo,
padre Joseph Chalmers. Il messaggio è stato inviato per il Capitolo Generale dell'Ordine,
che si sta celebrando da ieri nell'occasione dell’ottavo centenario della consegna
da parte di Sant’Alberto, patriarca di Gerusalemme, della Formula vitae cui si ispirano
gli eremiti latini. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
I carmelitani
- scrive Benedetto XVI - si sentano chiamati ad essere testimoni credibili della dimensione
spirituale di ogni uomo “con lo sguardo fisso sul Cristo” e confidando nell’aiuto
dei Santi che “nel corso di otto secoli hanno incarnato i dettami della Regola del
Carmelo”. I fedeli laici – aggiunge il Papa - potranno così trovare nelle comunità
carmelitane delle autentiche “scuole di preghiera”. Il Santo Padre ricorda poi “i
primi carmelitani che si recarono sul Monte Carmelo perché credevano nell’amore di
Dio” e si resero disponibili ad essere trasformati dal Suo amore. A questa scelta
di fondo è chiamato ogni cristiano. La vocazione – afferma infatti Benedetto XVI –
è la salita al "monte della perfezione", ma “non è per nulla facile vivere fedelmente
questa chiamata”. “Bisogna indossare la corazza della giustizia” – afferma il Papa
- per proteggersi delle insidie del mondo. Insidie che la Regola carmelitana invita
ad affrontare vivendo nell’ossequio di Gesù Cristo: “i fianchi debbono cingersi col
cingolo della castità”; “il petto deve fortificarsi con pensieri santi”; “la spada
dello Spirito, che è la parola di Dio, abiti in abbondanza nella vostra bocca e nei
vostri cuori”. Vivendo con “fedeltà creativa i valori della Regola carmelitana” -
si legge nel messaggio - molte donne e uomini hanno raggiunto la santità. Il tema
del Capitolo generale, “In Obsequio Jesu Christi” – afferma poi il Papa - evidenzia
lo stile peculiare con cui l’Ordine carmelitano cerca di rispondere all’amore di Dio
con una vita intrisa di orazione, fraternità e spirito profetico”. Il messaggio si
chiude con una viva esortazione: il profeta Elia – scrive Benedetto XVI - renda i
carmelitani “gelosi assertori del Dio vivente e li guidi alla Santa montagna ove sia
loro dato di percepire la brezza leggera della Divina Presenza”.