2007-09-05 15:38:10

Autobomba in Iraq: almeno 11 morti


Ennesima mattinata di sangue in Iraq. Almeno 11 persone sono morte e altre 23 sono rimaste ferite nell’esplosione di una bomba a Sadr City. Mentre sul fronte politico si segnalano l’incontro tra il premier iracheno al Maliki e l’ayatollah Ali al Sistani, massima autorità religiosa sciita del Paese, e le dichiarazioni di Bush che, da Sydney, ha ribadito che non cederà mai alle pressioni per il ritiro totale delle truppe americane dall’Iraq. Il nostro servizio:RealAudioMP3

Ancora violenze in Iraq, dove un attentato dinamitardo a Sadr City, popoloso quartiere sciita alle porte di Baghdad, ha causato la morte di almeno 11 persone e il ferimento di altre 23. Secondo fonti locali, l'attentato era diretto contro una pattuglia delle forze statunitensi che circolava in zona. Forze statunitensi stamani hanno arrestato nella città santa sciita di Kerbala un cittadino iracheno ritenuto legato ai Pasdaran, i Guardiani della rivoluzione iraniana. In una nota diffusa a seguito dell’operazione, il comando USA ha lanciato duro attacco al governo di Teheran, accusandolo di condurre una guerra “per procura” in Iraq. Sempre stamani si è poi svolto l’incontro tra il premier iracheno al Maliki e l’ayatollah Ali al Sistani, massima autorità religiosa sciita del Paese. Durante il colloquio l’ayatollah ha rinnovato il suo appoggio al governo e alle misure da esso adottate. Si registrano, infine, le importanti dichiarazioni del presidente americano Bush che, in occasione del forum di cooperazione Asia-Pacifico in corso a Sydney, ha ribadito che non cederà alle pressioni per il ritiro totale delle truppe americane dall'Iraq, incassando il sostegno del premier australiano Howard.







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